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29/09/2017L’apertura negli occhielli ha un preciso significato.
L’apertura negli occhielli rappresenta un varco, una porta, una fessura che spesso ha origini lontane, nel vissuto dell’infanzia, che rimanda ad una mancanza, ad una assenza, ad un vuoto che non è stato colmato. Quel vuoto a creato una fessura nell’animo umano dello scrivente e una fessura nella sua scrittura.
Gli occhielli aperti
I segni che riguardano gli occhielli sono molto importanti per la grafologia e la psicologia in generale, perché il loro significato tocca il centro nevralgico della personalità: l’Io. Infatti nel cerchio l’Io vede proiettato se stesso in rapporto al mondo esterno.
L’occhiello è formato da una circonferenza (cerchio), che racchiude un’area, di conseguenza c’è una polarità tra la sua parte interna ed esterna.
La parte racchiusa rappresenta l’Io soggettivo, come si sente il soggetto e come si vede e si pone nell’ambiente esterno che sta al di fuori di quell’occhiello.
In presenza di occhielli aperti la persona si apre agli altri, all’ambiente sociale: questo implica fiducia, slancio, bisogno e desiderio di condividere, volontà di vivere e quindi emozioni intensissime.
Ma al tempo stesso può rappresentare una dipendenza dall’esterno: quando non ci si sente completi, sufficienti, si ha bisogno di ricevere qualcosa dall’ambiente e questo può portare a delle forme di dipendenza, di bisogno affettivo, di bisogno di riscontro e conferma.
Alcuni occhielli sono tracciati due o più volte intorno a se stessi e ciò indica chiusura ermetica ed accentuata. Questo bisogno di protezione dall’esterno è all’opposto dell’apertura, della chiusura.
Le aperture degli occhielli non possono essere lette tutte nello stesso modo. A seconda di dove esse si trovano e di come sono formate si comprende il bisogno di influenza che rappresenta l’occhiello stesso.
Altro indice che potrebbe dare indicazioni sulla qualità dell’apertura e la sua rilevanza, incisività sulla personalità del soggetto scrivente è valutare la loro quantità nel complesso nell’intera scrittura.
Se la presenza numerica di tale segno negli occhielli è bassa e pertanto poco incidente, rimane una richiesta latente, onirica, legata al desiderio inespresso.
Diversamente l’esigenza è sentita con una certa prepotenza e probabilmente il soggetto scrivente tenderà a svolgere un tipo di vita che dia soddisfazione a questi suoi bisogni che sente come delle vere e proprie necessità.
Apertura verso l’alto
Le aperture degli occhielli verso l’alto (l’area intellettiva del pensiero) sono apertura verso i pensieri, le idee, la creatività e l’immaginazione, questo può significare che lo scrivente è una persona particolarmente creativa, portata al pensiero filosofico e con delle qualità che investono la sfera dell’immaginazione, dell’elaborazione mentale e della progettualità.
L’apertura verso l’alto rappresenta la capacità a ricevere, una particolare sensibilità anche in forma artistica e creativa, si apre al sapere ed alla conoscenza con grande fiducia e disponibilità, ma creando anche il rischio di essere eccessivamente influenzabili e suggestionabili.
L’alto rappresenta anche una certa fragilità nei confronti dell’autorità che può anche abusare ed essere invadente e creare dei condizionamenti che non fanno sentire liberi.
Se l’occhiello rappresenta l’Io soggettivo, lasciare un’apertura al vertice indica che nella personalità è presente un’apertura, una precisa richiesta dell’Io, una ferita che chiede di essere colmata.
La persona ricerca corresponsione affettiva, ha bisogno di tenerezza e di manifestazioni concrete: baci, abbracci, coccole, piccoli gesti che la facciano sentire riconosciuta.
Questa apertura degli occhielli è indice di apertura anche nella mente, che si eleva verso la spiritualità, il misticismo e all’intuizione.
Se la presenza degli occhielli aperti verso l’alto è di una certa intensità in questo caso la richiesta affettiva è costante e sproporzionata all’offerta, la persona non si sente satura, pertanto ricerca una compensazione a questa “fame affettiva”.
La personalità è facilmente influenzabile e potrebbe cedere di fronte a stimoli affettivi ed erotici, i rapporti sono basati sul gioco dell’attrazione dei sensi e dell’adulazione passiva.
Può trovare compensazione nella spiritualità, nel misticismo, nella religione, nell’arte o nella ricerca di contatti con gli altri, dipende dal contesto grafico, saranno gli altri segni grafologici a fornire queste informazioni.
L’apertura in basso
L’apertura verso il basso (l’area dei bisogni materiali) degli occhielli denota una mancanza nelle basi concrete, che fanno la struttura e la materialità del vissuto, riguardano esigenze primordiali come quelle del cibo, del sesso, del sostegno economico.
In questo caso lo scrivente ha bisogno dell’aiuto esterno, soprattutto di tipo materiale od economico, tale dipendenza crea la sua compromissione nell’autonomia e nella capacità di essere indipendente.
Qualcosa di materiale, di tangibile, nel suo vissuto è venuto a mancare e questo bisogno è rimasto nella memori dello scrivente ed è sentito come privazione, come un qualcosa che gli altri potevano avere ma che a lui era negato.
Anche se col tempo il bisogno materiale è stato soddisfatto, la privazione vissuta nell’infanzia o nel passato è un ricordo che rimane, indelebile come una cicatrice.
La breccia rivolta verso il basso, ciò che sta sotto, indica la presenza di una breccia indebita verso l’istintualità e tutto ciò che riguarda gli istinti in sè ed i bisogni primordiali dell’uomo, che rimangono nonostante la modernità della nostra esistenza.
Nelle parti delle lettere tracciate sotto il rigo, gli allunghi inferiori ed anche l’apertura verso il basso, spalancano l’occhiello verso quella parte fortemente primordiale che in genere grazie all’educazione ed al rispetto delle regole sociali e civili dovrebbe rimanere chiuso, se invece si forma un’apertura vuol dire che qualcosa non va in quella sede del proprio vissuto.
Potrebbe mancare il controllo dell’istintualità e dell’aggressività che ad essi ne consegue, un’aggressività anche di tipo passivo non necessariamente attiva ed esibita, pensiamo ad esempio alla bramosia di certi serial killer che uccidono per soddisfare quelle pulsioni sessuali che con comportamenti normali ed adeguati non riescono a placare.
Col varco creato dalla fessura dell’occhiello si realizza un connessione, un’apertura, una comunicazione particolarmente diretta con la sfera dell’azione istintiva e poco controllata dalla razionalità del soggetto, senza che intervenga la mediazione della razionalità, dell’osservanza delle regole sociali, con le conseguenze del caso secondo quanto rivelano gli altri tratti grafici.
Se tuttavia tale apertura resta un segno che, pur in qualche misura pericoloso in sé, tuttavia è isolato, ossia non si associa ad altri segni che ne rafforzino eventualmente il valore psicologico di pericolosità, può anche essere poco significativa nel complesso generale dei tratti grafici del soggetto, può indicare in tal caso un desiderio latente, un ossessione libidica che esplode nei sogni rimanendo pertanto nell’inconscio controllato senza travasare nella vita reale di tutti i giorni.
Quanto alla parte restante dell’occhiello, essa viene dal soggetto tracciata similmente ad una copertura, ad un nascondimento dalla spazialità simile a quella di una caverna che si apre su una gola, su un abisso; in qualche caso essa è tracciata con la dinamica oltremodo violenta della stretta di un cappio attorno al collo.
L’apertura a sinistra
Gli occhielli aperti a sinistra fanno supporre ad un rapporto mal gestito col proprio passato, con la famiglia, in particolare con la madre (la sinistra rappresentano proprio il vissuto in famiglia e con la madre), indicano il bisogno di mantenere quel rapporto che rassicura, che garantisce amore e che satura il bisogno affettivo percepito come importante e dominante.
La famiglia, ed in particolar modo la madre, non hanno saputo dare a sufficienza, sono stati carenti in amore, disponibilità e riconoscimento del valore, delle capacità e qualità.
La madre forse non è stata abbastanza amorevole ed affettuosa, non come avrebbe voluto lo scrivente, che percepisce una mancanza che viene da lontano ma che si fa ancora sentire.
E questo bisogno di affetto materno non ricevuto lo si ricerca ancora, nelle persone care, negli altri, creando una forma di dipendenza affettiva.
L’apertura a destra
L’apertura verso destra (la parte che riguarda il futuro e la figura paterna) denota la difficoltà partita nel riconoscimento paterno, che è stato lontano, distante, poco presente e svalutante.
Avere un padre presente, che rassicura, che valorizza incide positivamente sulla propria autostima ed aiuta ad essere propositivi e costruttivi nella vita, diversamente ci si sentirà mai all’altezza di ogni situazione.
L’apertura a destra denota una incapacità di realizzazione personale per mancanza di fiducia nelle proprie capacità e qualità (quelle che non erano riconosciute dal padre), si teme di sbagliare quindi non si agisce e si rimane inattivi, questo porta a non poter realizzare i sogni ed i progetti che si vorrebbero.
Gli occhielli aperti verso il lato destro della lettera denotano una propensione erotica senza molti freni verso l’altro, ma nella rigidità che contrassegna la scrittura acquistano talora la forma di un’aggressione a forte componente erotica: se le aperture sono a tenaglia rappresentano quasi una fauce spalancata.
Se poi le aperture degli occhielli sono fatte in più direzioni va tenuto conto del significato combinato delle direzioni a cui sono applicate.
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