Il simbolismo spaziale
30/01/2018La direzione della scrittura
06/02/2018L’andamento sul rigo può essere di tipo ondeggiante o aderente.
Quando scriviamo le parole che sistemiamo sulla stessa riga possono essere posizionate in modo più o meno aderente il rigo di base (anche ideale) e la tenuta di esso può essere più o meno costante. Questi diversi tipi di andamento sullo stesso rigo hanno dei significati psicologici ben precisi. Vediamo quali.
Quale andamento
La scrittura, oltre ad avere delle direzioni del rigo (discendente, ascendente, aderente) rispetto al rigo di base, può avere diverse modalità di tenuta del rigo stesso, indipendentemente dalla direzione che esso ha rispetto allo spazio del foglio ed all’uso del bianco e dei margini dello stesso.
Per poter essere calcolato occorre, se non esiste già una linea sottostante le parole, tracciare una linea che parta dalla prima parola di inizio rigo sino a congiungere l’ultima, in modo che si veda come le parole si muovono sopra.
Il rigo di base è una linea che segna una demarcazione tra il sopra ed il sotto, ed ha il significato psicologico di dividere le due sfere nei loro ambiti di competenza: il basso, cioè tutto ciò che è materia, praticità, istinto primordiale, praticità, aspetto economico e sessuale della vita; e l’alto, che rappresenta il pensiero, la fantasia, la creatività, l’ideazione, è la parte intuitiva ed intellettuale e tutto ciò che rimanda ad esse.
Per il simbolismo spaziale, il sopra e il sotto hanno un significato psicologico e pratico ben separato, ed ogni gesto che va vero l’alto o verso il basso deve tenere in considerazione gli aspetti specifici a cui rimanda.
Con le medesime considerazioni deve essere analizzato quell’aspetto della scrittura che produce un’innalzamento o un abbassamento delle parole formate, come tali modalità si presentano e con quale intensità.
Solitamente si scrive con una certa aderenza, mantenendo una linearità con un andamento che non deve essere una costante, fissa ed invariata (per lo meno nella maggior parte dei casi) creare delle onde nello scritto è più che normale; l’anomalia si ha quando tale ondeggiamento è troppo vistoso e crea un risultato disarmonico anche quando è troppo perfetto, come nel caso di un’eccessiva aderenza al rigo di base.
Andamento ondeggiante
Se la scrittura è eseguita con un andamento che crea delle onde lievi e morbide, quasi a creare un’onda leggera che corrisponda ai nostri ritmi vitali, come un’onda del mare calmo, non in burrasca, siamo nella normalità, nello stile che parla di equilibrio.
Un andamento accennato, leggero, più o meno costante è segno di normalità, di equilibrio, di vitalità e vivacità interiore della persona, che si agita e si rilassa a seconda delle situazioni, che non possono essere sempre perfettamente uguali, così come una scrittura che procede orizzontalmente sul rigo della vita.
Se invece questo ondeggiamento è vistoso, tanto da creare un mare in burrasca, allora è sintomo che qualche cosa non va e che qualcosa nella persona non è ben gestito, è fuori controllo. Se l’andamento sul rigo è più impetuoso, l’ondeggiamento diventa qualcosa di incostante, non più armonico, ma denota criticità, frustrazione e disagio, ansia e nervosismo non controllato o mal gestito.
Quando è così forte l’andamento segna anche dei disagi interiori e delle esigenze mal gestite, represse se non addirittura trasformate in un disagio vero e proprio, costante e invalidante, quindi una condizione di anormalità che può rasentare la patologia.
Chi ha questo tipo di andamento non è un soggetto sicuro di se stesso, né delle scelte che fa, dato il suo stato interiore incerto ed incostante mal sopporta le frustrazioni che vengono dall’ambiente esterno, e quindi può reagire nervosamente o con scatti d’ira anche senza giustificazione, perché dentro di sé anche la paura dell’essere criticato lo condiziona fortemente.
A volte la confusione può essere dovuta a fattori temporanei, in tal caso dovrebbero risolversi una volta ripresa una certa serenità che deriva dal contesto. Se questo non dovesse accadere sarebbe buona cosa cercare di comprendere ciò che confonde od intimorisce, in modo tale da risolvere il problema e ritrovare una tranquillità interiore.
Scritture di questo tipo solitamente hanno anche il segno Tentennante, con vari tipi di confusione: tra lettere e parole, con gli spazi e le invasioni su altre parole, righi, ecc.
Andamento aderente
La scrittura che procede con un andamento molto aderente al rigo, con una certa rigidità che non subisce mutazioni per tutta la scrittura rivela un eccesso di rigidità e controllo sintomo di una condizione maniacale che può cadere nel patologico.
Generalmente si sintetizza nel seguente modo le varianti delle modalità di aderenza o distacco dal rigo:
- Chi segue la strada convenzionale, cioè il rigo orizzontale, si adegua alle richieste dell’ambiente e della società, della famiglia, del lavoro, insomma è un osservatore competente (scrittura aderente);
- chi tende a salire seguendo una linea ascendente dimostra di aver fiducia in se stesso e di affrontare la realtà e l’ambiente con una certa aggressività, segue l’istinto e non ha paura di mettersi in gioco per sfidare le occasioni e realizzare i suoi progetti (scrittura ascendente);
- chi invece tende a scendere aldi sotto del rigo può manifestare sfiducia in se stesso, umore negativo o pessimismo ed anche stato di depressivo, svilimento, scarsa stima e negatività (scrittura discendente).
Significato dell’aderente
La persona che mantiene un andamento con aderenza costante al rigo di base ha generalmente delle predisposizioni a seguire pedissequamente ciò che le è richiesto, senza discutere e senza contestare, è pertanto una persona affidabile negli incarichi a lui affidati.
Ma tale scrupolosa osservanza deriva dal timore, spesso inconscio, di non essere in grado di poter affrontare il mondo diversamente, per una scarsa stima in se stesso e nelle proprie capacità, per paura di mettersi in gioco, per paura di un fallimento e così via.
A livello affettivo e relazionale è un soggetto affidabile su cui si può contare, non avrà colpi di testa né ripensamenti perché la sua vita è condotta con rigidità e logica costanza, sempre osservante delle sue responsabilità che i suoi ruoli, di compagno, marito, lavoratore, gli impongono.
Non è certo la persona che primeggia nel lavoro perché evita la competizione e teme ogni occasione in cui deve competere o mettersi in mostra, ma la sua affidabilità lo rendono un elemento essenziale all’interno della famiglia e dell’azienda. Si può dire che non tradirà mai le aspettative in lui riposte, il problema è capire fino a che punto tali aspettative corrispondono anche alle aspettative personali del soggetto in questione.
Una persona abituata ad eseguire gli ordini e le indicazioni date dagli altri, senza esprimere dissenso o contestazione, non è una persona che sa esprimere il suo pensiero ed il suo modo di vedere le cose, se è affidabile perché incapace di ribellarsi si è comunque di fronte ad un soggetto costretto, castrato e limitato nelle sue aspettative, che probabilmente non sa nemmeno di avere.
La sua mentalità schematica ed osservante non gli consente di esprimersi, anche se dovesse avere dei desideri li considera meri sogni irraggiungibili, che appartengono all’area delle illusioni, e che per tale motivo non inseguirà mai.
Questa rigidità dell’andamento del rigo indica sicuramente fermezza, forza di carattere, volontà di fare le cose sino al loro completamento; pertanto, da lui ci si può aspettare che porterà sicuramente a termine ogni incombenza che gli viene affidata.
Il suo carattere è fermo e deciso nel modo di essere costanti ed osservanti, buoni esecutori, affidabili, operativi ma incapaci di sviluppare un Io diverso da quello voluto e creato dagli altri.
Chi scrive con un andamento molto aderente al rigo è una persona con molte risorse e capacità messe a disposizione per riuscire al meglio nei compiti a lui assegnati, facendo affidamento al fatto che se le regole sociali, famigliari e lavorative esistono, ci sono perché collaudate positivamente per il bene di tutti, quindi non si permetterebbe mai di rivoluzionare l’ordine precostituito creando caos e disordine nell’ambiente o nella sua mente.
Non dimentichiamo che le regole esterne sono la sua ancora di salvezza, il suo pilastro, il suo credo su cui costruire la sua esistenza ed il suo modo di vivere.
L’andamento sul rigo troppo rigido rappresenta una rigidità mentale ma anche di carattere, la fedeltà a determinate regole può portare il soggetto ad una osservanza passiva e incontestata, indipendentemente da ciò che vorrebbe realmente o che sogna o desidera, una chiusura verso le novità, il nuovo, il cambiamento, incapacità di adattamento.
Tale chiusura comporta anche una mancanza di emotività e di capacità di lasciarsi andare; pertanto, le sue relazioni saranno piuttosto settiche, poco espansive e di sicuro prive di passionalità e di ardore, ma è una persona fedele ed affidabile sempre.
L’andamento rigido nasconde anche una altra predisposizione personale dello scrivente, la sua incapacità di staccarsi dagli affetti, dalle sue sicurezze, da quei fattori famigliari o di contorno che formano la sua stabilità e serenità.
La persona, che non solo ha una bassa stima di sé del suo valore delle sue capacità, teme di essere messa alla prova, teme di doversi arrangiare, teme di dover affrontare il mondo da sola e di prendere delle decisioni che comportano dei cambiamenti definitivi alla sua esistenza.
Ancorandosi al rigo con un andamento rigido è come ancorarsi alle cose certe, che non cambieranno e che si conoscono, siano esse delle persone ma anche un lavoro, non troppo impegnativo che con la sua ripetitività, che mantiene l’invariabilità di cui il soggetto ha bisogno.
Chi scrive in tal modo ha talmente paura del mondo e di ciò che sta al di fuori, ed al di là della sua limitata esistenza, che non osa nemmeno cambiare o fare delle scelte diverse, pur avendo come tutti dei sogni, solo che tale individuo li chiude ermeticamente in un cassetto mai provandoci o rischiando di poterli realizzare.
Quando poi le lettere sono mollemente appoggiate sul rigo, e non vi è uno sviluppo della scrittura verso l’alto e verso il basso, cioè c’è una concentrazione nella zona centrale dello scritto (che rappresenta l’io soggettivo) come nelle scritture in Script, il soggetto vive una vita di ansia e terrore per il suo futuro, per la paura dei cambiamenti, è arrendevole ad ogni evento purché qualcuno gli prepari la strada entro la quale sentirsi comunque sicuro.
È una persona estremamente passiva e succube della decisione degli altri e degli eventi purché non stravolgano la sua esistenza in quanto diversamente cadrebbe in una crisi personale, depressione e stress emotivo che difficilmente riuscirebbe a smaltire.
Ecco perché, per tali soggetti, la costanza dell’esistenza ripetitiva diventa il meccanismo di protezione da qualunque frustrazione che potrebbe scombussolarli e mandarli in crisi. Crisi che ovviamente non saprebbero gestire da soli.
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