Scrittura Attaccata e Staccata
12/02/2018La scrittura Intozzata
16/02/2018In base alla velocità si può avere una scrittura Lenta, Calma o Veloce.
La scrittura segue le leggi della fisica: essa è un movimento dotato di velocità variabile e individuale (nel senso che è personale e contraddistingue lo scrivente) ed è il risultato del rapporto tra lo spazio percorso, così come viene occupato sul foglio, e il tempo impiegato per scrivere.
Velocità = personalizzazione
La velocità usata nello scrivere varia in ognuno di noi, ed è un elemento che caratterizza la personalità: scegliere un tipo di velocità non è una scelta pratica o voluta, ma un aspetto che rappresenta e caratterizza una personalità, non per nulla è uno degli aspetti presi in considerazione quando si deve valutare il grado di contraffazione di due scritti apparentemente uguali o molto simili.
Il procedere della mano da sinistra a destra nello spazio del foglio può avvenire in una certa quantità di tempo. Più la velocità aumenta e più la scrittura scorre veloce dando priorità alla resa pratica, quindi al movimento, alla rapidità più che alle forme. Da qui la distinzione tra personalità pratiche (che prediligono una scrittura veloce) e le personalità che ponderano e pensano molto (che avranno una scrittura più lenta).
La velocità in una scrittura rappresenta il ritmo interiore, l’energia con cui si affronta la vita, e mette in risalto il tempo che la persona dedica al pensiero, alla valutazione, alla progettazione, ed in tal senso rappresenta il tempo di reazione agli stimoli.
Diversi stili di velocità
La velocità in una scrittura rappresenta il ritmo interiore e l’energia tipica di un soggetto per mezzo della quale egli affronta la vita, inoltre la velocità misura le risposte agli stimoli ed eventi, e indica il metro del ritmo vitale del soggetto.
Lo stile scelto nello scrivere non nasce da una scelta consapevole, ma da fattori inconsci che nascondono un significato psicologico ben preciso, personale e diverso a seconda che si tratti di una scrittura lenta, calma o veloce. Vediamoli nel particolare.
La scrittura Lenta
La scrittura qui sopra predilige le forme più che il movimento, è pertanto una scrittura Lenta, come tutte le scritture lente presenta queste caratteristiche:
- è molto chiara
- il ritmo di esecuzione è chiaramente lento
- è stesa con cura ed attenzione minuziosa dei particolari
- è statica, moderata e manca di vivacità
- Le lettere m-n sono spesso eseguite ad arco
- può prevalere il segno staccata, cioè le lettere sono separate tra loro
- possono comparire movimenti grafici di ritorno verso sinistra tipici del segno accartocciata
- punteggiatura e accessori come tagli delle t e puntini delle i sono posti con precisione
- ha un aspetto scolastico o infantile e i gesti sono poco personalizzati
Per molti aspetti è simile alla scrittura minuziosa, se ne discosta solo nel calibro, perché la scrittura lenta ha solitamente un calibro più grosso. Calibro e velocità rimandano a degli aspetti psicologici diversi.
La persona che scrive in questo modo ha bisogno di tempi lunghi nel suo agire per ponderare, pensare, elaborare, valutare e prendere posizione per rispondere od agire alle sollecitazioni che l’ambiente offre e sulle decisioni da prendere, sia che esse riguardino degli aspetti superficiali oppure importanti della vita.
Se spinta o sollecitata a sbrigarsi si infastidisce perché la fretta che gli altri possono richiederle la mette in agitazione e questo di solito porta a dei tempi più lunghi se non addirittura ad una eterna indecisione.
La personalità è abitudinaria, pigra, monotona, ripetitiva, svogliata, indolente, metodica e meticolosa sino all’ossessione perché teme di sbagliare o di non eseguire il compito richiesto in maniera corretta, questa sua eterna indecisione la porta pertanto ad avere dei ritmi e delle rese piuttosto lunghe.
Inoltre chi scrive in questo modo è solitamente poco portato a slanci affettivi passionali, ritiene determinate cose scontate o teme di essere invadente, pertanto negli ambienti, sia noti che ancor di più in quelli sconosciuti, tende a muoversi ancora più lentamente e con indecisione.
La lentezza di tali persone può essere dovuta ad un eccesso di precisione, per forme maniacali ed anche ossessive di precisione e di perfezionismo dei particolari, oppure a forme di depressione dove l’umore basso e negativo che spegne ogni vitalità.
Come motivazione possono esservi delle forme di timore, di inibizione, di paura di procedere da soli e senza il suggerimento di altri, di freni inibitori che possono trovare la loro origine nel passato, nell’infanzia vissuta nello stesso modo e con lo stesso tipo di frustrazioni.
La scrittura Calma
La scrittura Calma si presenta con queste particolarità:
- nonostante le personalizzazioni è leggibile ma comunque curata e chiara
- ha movimento pacatamente vivace senza destrutturare le lettere
- il tratto è generalmente più marcato
- è prevalentemente attaccata
A differenza della scrittura lenta il suo procedere è leggermente più veloce e vivace, più fluido e meno inibito anche se eseguito con metodicità, precisione e cura che vanno a scapito della velocità.
Chi scrive in tal modo è una persona calma, tranquilla, riflessiva, non impulsiva, capace di controllarsi e di gestirsi, ma con un ritmo personale più riflessivo e ponderante.
Rispetto alla lenta si può dire che chi ha una scrittura calma recepisce gli stimoli con maggior vivacità, è dotato di brio interiore che non sempre traspare all’esterno, risponde con prontezza alle sollecitazioni anche se le sue risposte non sono immediate, per la necessità di valutare bene le cose al fine di non sbagliare anche se non in maniera ossessiva.
Il movimento calmo implica non solo un’esternazione esente da fretta o da impulsività, ma anche priva di emotività, di titubanza o di stentatezza, quindi oltre ad essere redatta ad una velocità contenuta, la grafia deve presentare una pressione omogenea, ma non marcata, altrimenti il movimento psicologico della calma non potrebbe più essere tale.
La presenza di questo segno indica che la personalità vuole evitare di farsi travolgere dagli eccessi, di qualsiasi natura essi siano.
È un segno di velocità che favorisce l’adattamento alla vita tranquilla, in quanto la personalità non desidera sperimentare gli aspetti passionali e istintuali che appartengono alla condizione umana o la frenesia di un mondo moderno che vive in fase costante di accelerazione.
E se la vita lo pone comunque di fronte a circostanze drammatiche, l’Io interiore farà di tutto per normalizzarle, perché altrimenti lo scompenso psichico provato è notevole e può arrivare ad intaccare la parte fisica.
Di fronte agli eventi imprevisti la reazione sarà quella di prendersi del tempo per valutare, pensare e decidere in base a dei ragionamenti soppesati con razionalità e logica, anche se va detto che chi preferisce una vita calma ed ordinaria farà di tutto per evitare situazioni produttive di imprevisti od eventi inattesi in quanto tenderà a relegarsi nella quiete di casa e nel dolce e sicuro tram tram della vita ripetitiva e costante di tutti i giorni.
La scrittura Veloce
La scrittura Veloce ha queste particolarità che la contraddistinguono:
- scorre velocemente sul foglio
- è piuttosto illeggibile
- spesso viene eseguita chiaramente la prima parte della riga o della parola per poi scivolare in gesti che diventano speso indecifrabili
- le lettere (soprattutto m e n) vengono ridotte a dei trattini e appaiono stiracchiate
- il gesto grafico come in preda all’impazienza e risulta poco strutturato e mal curato nella forma, lo scrivente ha fretta di arrivare al sodo ed alla sostanza dei concetti omettendo l’attenzione sulle forme che ritiene irrilevanti
- possono venire a mancare gli accessori come i tagli delle t o puntini sulle i
- i tagli delle lettere t sono allungati e diretti verso destra, i puntini sulle i sono spostati a destra della lettera, l’’inclinazione dello scritto va verso destra
La persona che ha questo tipo di scrittura è una persona attiva, energica, nervosa, facilmente eccitabile ed irritabile, tesa, ansiosa, frettolosa e dinamica nel modo di fare.
La reazione agli eventi è piuttosto spontanea, istintiva, reattiva ed immediata, con il rischio di trascurare dettagli importanti, che vengono ripresi dopo col rischio di non recuperare gli effetti negativi derivati dall’impulsività.
C’è un sottofondo di ansia che caratterizza la personalità con questo tipo di velocità: ansia di tipo anticipatorio.
L’ansia anticipatoria comporta varie ripercussioni sulla vita quotidiana, sociale e lavorativa: ad esempio, il paziente che è predisposto alla fobia sociale può evitare di svolgere mansioni che prevedano un contatto diretto con un ampio gruppo di persone; i soggetti ansiosi che soffrono di attacchi di panico con agorafobia o paura dei luoghi chiusi, invece, si vedono costretti a rinunciare a spostamenti o viaggi di lavoro.
L’ansia anticipatoria è, infatti, alla base dei comportamenti di evitamento, cioè della tendenza a sfuggire da tutte le situazioni temute e che potrebbero provocare malessere nel soggetto.
La persona con questo tipo di velocità si spazientisce facilmente, predomina l’Es quindi il fare tutto e subito, possono comparire dei tic o manifestarsi movimenti che comunicano ansia e impazienza come il tamburellare con le dita.
La scrittura Veloce, per essere tale, deve presentare dal punto di vista grafico una serie di caratteristiche piuttosto specifiche: coesione letterale, cioè le lettere vengono legate nel movimento fluido (scrittura Legata) che scorre velocemente e che non presuppone una corretta formazione delle lettere stessa nella loro forma ideale.
È un segno che evidenzia una volontà e desiderio del risultato, del tutto e subito, con conseguente irrequietezza, impulsività, la mancanza di ogni forma di ponderazione con cui la personalità si muove nel mondo.
Potrebbe sembrare un segno maggiormente legato all’intuito, mentre in realtà l’eccessiva velocità, creando comunque dispersione, indebolisce anche questa funzione della psiche perché la personalità non si dà il tempo di raccogliere quello che potrebbe aver recepito tramite lo slancio.
Il segno Veloce, che nei suoi effetti sconfina ampiamente con il segno Impaziente, contiene in sé una carenza dovuta al fatto che la fretta non può essere sempre e comunque una buona consigliera.
In generale la velocità determina una personalità piuttosto indifferente alle esteriorità perché non ha il tempo di coltivarle; con conseguente ricaduta sulla difficoltà di mantenere e gestire i rapporti interpersonali a cui il soggetto da poco rilievo se non nei momenti di difficoltà.
Infatti, nei momenti di tensione il soggetto anziché avere una comunicazione attiva e positiva è più portato a sviarli, ad evitare confronti e discussioni, spesso con espressione stroncante e dure, se non addirittura sgradevoli e mancanti di rispetto, con l’intento vero non di offendere le persone quanto di evitare ogni tipo di discussione che considera una vera e propria perdita di tempo.
Il soggetto con questo tipo di velocità nella scrittura può facilmente esplodere in forme di collera apparentemente anche violente, ma subito dimentica perché non ha tempo per coltivare il risentimento; può dimostrare anche grandi slanci di cuore, sebbene, con indole piuttosto materialistica, tende sempre a valutare l’opportunità del gesto ed il riscontro che attende come risposta o contropartita
Il vantaggio di avere a che fare con persone così poco costruite su sistemi di apparenza falsa e menzoniera è la grande spontaneità con cui vivono e trattano ogni questione, pertanto molto sinceramente tenderà a respingere ciò che non gli piace senza adattarsi per compiacere gli altri.
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7 Comments
Buongiorno
ho un problema inerente alla scrittura, quando scrivo, ormai poco ma lo faccio tutte le volte che posso, mi capita spesso di omettere delle lettere. Anche facendo la massima attenzione, rileggendo, almeno una lettera manca. Capita nella parte centrale di una parola, raramente e’ l’ultima lettera. Lo noto sprattutto quando sono di fretta o nei periodi di stress ma comunque anche nei periodi di calma qualche lettera salta. Aggiungo anche CHE non leggo benissimo, ad alta voce leggo lentamente, a volte sopratutto se non leggo da tempo impiego un attimo in più’ per leggere alcune parole. Quando leggo mentalmente a volte mi accorgo che ometto intere parole ad es. “non”, mi accorgo che il senso della frase non mi e’ chiaro e rileggo. A grandi linee si può’ definire il problema? Ed esiste un metodo o esercizio per migliorare o addirittura eliminare il problema? Mi interessa la scrittura tanto quanto la lettura. Ho 39 anni. Grazie
Leggendo inizialmnete la sua lettera pensavo che fosse più avanti con l’età e già stavo imputando a quello la lacuna che si crea nella scrittura, che è una lacuna già presente nella mente prima di essere tradotta in scritto con la mano…. poi leggo che ha solo 39 anni.
Può darsi che non sia nulla di grave, non voglio allarmarla inutilmente, ma io le consiglio di fare una visita da un neurologo, perché quell’omissione indica un deficit di connessione tra i vari neuroni delle aree del cervello preposte alla scrittura, andrebbe indagato cosa provoca tale scompenso.
Augurandole che no abbia nulla di grave la auguro una buona giornata.
Marilena
Grazie Marilena
sicuramente faro’ una visita, nel frattempo come posso allenare la lettura?
Grazie
E’ probabile che soffra di una leggera disfunzione chiamata Dislessia, l’unico rimedio è quello di tenere allenata la scrittura e la lettura, sono deficit neurologici che non si curano, rimangono innati in noi, ma si possono compensare.
Essendo lieve nel suo caso l’unico modo di compensarlo è cercare di fare più attenzione nello scrivere e nel leggere, e accettare che avendo questo problema farà sempre degli errori, farà sempre fatica a leggere perfettamente, qualche lettera o parole le sfuggirà o non verrà letta nella maniera giusta e le sconsiglio vivamente di leggere ad alta voce, la concentrazione si raddoppia aumentando il difetto che comporta tale deficit.
Ciò non significa che è meno intelligente o capace, ha soltanto un difetto neurologico come può essere la miopia, nulla di grave e s’impara a conviverci senza porsi tanti problemi se si fanno degli errori, anzi l’ironia ed il riderci sopra la rendono ancora più simpatico e più facile accettare tale sua limitazione.
Marilena
Grazie
ne faro’ tesoro e cercherò di tenermi allenato il più’ possibile.
Luigi
buongiorno, la mia è curiosità…
al lavoro quotidianamente mi appunto su un foglio (rigorosamente recuperato da carta non utlizzata e ripiegato in due), determinati compiti da svolgere durante la giornata. appena il lavoro è terminato cancello con la biro in modo ondeggiante e non con righe nette,, è questo mio cancellare che mi incuriosisce.. mi saprebbe dire qualcosa a riguardo?
grazie
Alessandra
il cancellare un programma eseguito può avere diversi significati, in base al suo carattere ed al modo di modulare i suoi ritmi, cosa che si comprende solo analizzando la sua scrittura nella sua interessa.
Fare l’analisi grafologica di uno scritto apre un mondo a noi stessi, perché non sempre ci sappiamo comprendere in maniera profonda, e ci da anche l’opportunità di migliorare se stessi e di tirar fuori le doti che non pensavamo di avere o le qualità che non si sono mai usate.
Se le venisse voglia di farsi fare un’analisi grafologica dei suoi scritti mi contatti, non costa molto ma vale sicuramente la pena perché da inizio a quella consapevolezza di noi stessi che apre un mondo di novità e di cambiamenti.
Mi scriva a info@marilenacremaschini.it
Marilena