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11/04/2019La scrittura insulare è quella che viene concentrata al centro del foglio.
Il foglio bianco su cui scriviamo è la trasposizione grafica del nostro spazio vitale, l’ambiente intorno a noi, il mondo in cui viviamo. La modalità con cui viene occupata la parte del foglio denota la modalità con cui lo scrivente si rapporta nel suo spazio vitale, come lo sente, come lo vive e come si relaziona con esso.
Nella scrittura insulare la gestione dello spazio sul foglio ha un significato ben preciso.
Lo spazio in grafologia
Quando noi eseguiamo una scrittura realizziamo anche, inconsciamente, una rappresentazione grafica di come noi ci poniamo nel nostro mondo esterno, lo spazio bianco del foglio viene usato con la medesima trasposizione. Nella scrittura insulare l’uso dello spazio è gestito in base ad una modalità percettiva ben specifica e completamente diversa dalle altre scritture.
Per comprendere la personalità dello scrivente, in grafologia è molto utile lo studio dei margini, cioè quegli spazi lasciati ai lati della scrittura tutti intorno ad essa, e che vengono esaminati distintamente a seconda della loro posizione: superiore, inferiore, destro e sinistro.
L’analisi della disposizione dello spazio è molto importante in quanto parlano di come lo scrivente si rapporta nel suo ambiente, nel suo spazio vitale, come si relaziona con se stesso e con gli altri.
Lo spazio del foglio rappresenta un atto sociale di presentazione di se stessi, di come la persona si sente, di come la persona agisce e si relaziona nei confronti degli altri, di come percepisce determinati ambienti, se li sente ostili oppure no, se si sente a suo agio oppure se dall’esterno percepisce un qualcosa di negativo, da tenere a distanza, per cui sente diffidenza e frustrazione.
Nella scrittura insulare l’uso dello spazio è gestito in modo particolare ed unico rispetto ad altre ordinarie scritture: il testo viene infatti concentrato al centro del foglio lasciando margini abbastanza regolari ed equidistanti intorno al corpo centrale dello scritto addensato al centro del foglio.
Qui di seguito un esempio di scrittura insulare.
Solitamente, in sede all’analisi di una scrittura, si valutano le dimensioni e la gestione dei margini, che hanno dei significati specifici a seconda di quale mergine si tratta (alto, basso, a sinistra o destra); nel caso delle scritture insulari i margini invece sono utilizzati in maniera diversa: vengono realizzati per concentrare lo scritto al centro del foglio e per proteggerlo dall’esterno, infatti i margini in tali tipi di scritture sono eguali e realizzati in maniera pressoché equidistante.
Significato dell’insulare
Il termine insulare fa riferimento alla conformazione di un’isola che ha tutto il mare intorno. Come l’isola rimane completamente isolata all’interno del mare, allo stesso modo chi scrive con tale modalità vuole isolarsi da tutto il resto del mondo, ritagliandosi uno spazio vitale chiuso, riservato ed esclusivo.
La scrittura insulare è tipica delle persone che, per carattere o per scelta, preferiscono isolarsi da tutto e da tutti per vivere in modo riservato, scevro da qualunque influenza o interferenza.
Chi scrive in questa maniera lo fa per una questione di carattere personale, perché è timido, schivo, molto riservato, perché tollera poco l’interferenza degli altri, li percepisce come degli invasori, degli intrusi, dei soggetti da tenere a distanza perché ostili o ipoteticamente ostili.
Non è necessario che l’insulare abbia un vissuto o meno con l’altro da tenere a distanza, lo fa a priori, indipendentemente da una conoscenza personale, perché diffida totalmente dal prossimo.
L’insulare lo può diventare così anche a causa di un vissuto che lo ha costretto a tagliare i ponti col prossimo di cui ormai non si fida più, ed allora si ritira in se stesso chiudendosi del tutto. Lo spazio che si crea intorno è un meccanismo difensivo diretto proprio a proteggere l’interiorità.
Che sia per carattere o per scelta, l’insulare ha una modalità di relazione che si può chiamare di non-relazione, di chiusura, di diffidenza totale, di non comunicazione col prossimo se non per le circostanze in cui vi è per necessità costretto.
La scrittura insulare ha anche un altro significato: mettendo al centro lo scritto lo scrivente pone l’accento su se stesso, mettendosi in risalto ed al centro di tutta l’attenzione, un atto narcisistico finalizzato a dare rilievo solo a se stesso.
Dunque, da una parte l’insulare esclude il mondo attorno a lui e dall’altra enfatizza se stesso.
La scrittura insulare ha anche altri segni che parlano di chiusura, timidezza e ritrosia: sono, nella maggior parte dei casi, delle grafie con un calibro piccolo o medio piccolo, tipiche appunto delle persone estremamente riservate, schive e chiuse.
Esempi di scritture insulari
Un classico esempio di scrittura insulare lo si ritrova nei poeti ermetici dei primi del ‘900. La poesia ermetica ha definito la nuova poesia del ‘900 appunto come “ermetica”, ovvero una poesia misteriosa, chiusa, oscura, misteriosa e di difficile interpretazione e codificazione.
L’Ermetismo è un movimento poetico degli anni Venti e Trenta. Fra gli esponenti più importanti dell’Ermetismo ricordiamo Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e Mario Luzi. Le scritture di questi poeti è infatti la tipica scrittura insulare.
Vediamone alcuni esempi.
Scritture di Giuseppe Ungaretti.
Scritture di Salvatore Quasimodo.
Scrittura di Mario Luzi.
Come si può notare, tutti questi scritti sono intenzionalmente concentrati al centro del foglio, lasciando ampi margini tutt’intorno più o meno tutti della stessa misura. In tali caso lo scritto va interpretato secondo l’intenzionalità dello scrivente di isolarsi da tutto il resto.
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2 Comments
Salve, Dott.ssa,
Volevo chiederLe se in caso posso sottoporLe la mia attuale grafia per avere una sua attenta analisi e
dettagliata dove ci saranno in esame da considerare tutti gli aspetti grafologici tra parole e frasi possibilmente
e poter così conoscere la mia attuale posizione psicologica e Le dico che ho un’amministrazione di sostegno
quindi se possibile pagarLe il tutto anche spezzettando la cifra dovuta.
Nell’attesa della risposta,
Grazie,
Daniele.
Certamente, le manderò tutte le indicazioni che le servono alla mail che soltanto io posso leggere.
A presto
Marilena