L’andamento del rigo
06/02/2018L’inclinazione della scrittura
09/02/2018La scrittura può avere 3 tipi di direzione: ascendente, discendente e aderente il rigo.
La direzione nella scrittura non è una costante dell’intera vita, essendo un valore emotivo, varia col variare delle nostre condizioni psicofisiche, rivelando stati emotivi nella norma, stati depressivi e stati di esaltazione. Vediamo insieme il significato psicologico delle e direzioni.
3 tipi di direzione
Il rigo di base è la linea, immaginaria oppure effettiva quando esiste concretamente sul foglio, che sottolinea tutte le parole presenti sulla stessa linea, per verificare la tenuta del rigo e la sua direzione occorre tracciare una linea che parta dalla prima parola sino ad arrivare all’ultima.
Per calcolare la direzione occorre tracciare più linee immaginarie in uno stesso scritto, in modo da verificare la costanza della direzione o le possibili varianti perché alcune scritture tendono a modificare il loro andamento durante il procedere della scrittura. Anche le variabili devono essere prese in considerazione, soprattutto quando sono importanti ed evidenti.
Tracciata queste linee la possibile direzione che può prendere la scrittura è quella di salire verso l’alto (rigo ascendente), verso il basso (rigo discendente) o di rimanere in orizzontale sulla linea di base (rigo aderente).
Le linee orizzontali sono importanti non solo per calcolare la direzione, ma anche l’eventuale andamento sul rigo, che riguarda invece l’oscillazione delle parole sulla linea sottostante. Per trovare il significato psicologico della direzione si fa sempre riferimento al simbolismo spaziale di Max Pulver.
Significato della direzione
La direzione rappresenta il tono umorale dello scrivente nel momento preciso in cui scrive. Questo tono può modificarsi anche all’interno di una stessa scrittura in considerazione delle emozioni che l’autore prova mentre esegue uno scritto, in base ai pensieri ed emozioni che la scrittura gli procura.
Se lo stato umorale è una costante del periodo in cui viene eseguito lo scritto, anche la direzione mantiene tale costanza e si presenterà all’interno di tutta la scrittura più o meno con la stessa intensità.
Nel simbolismo spaziale il significato di ciò che va verso l’alto rimanda sempre a qualcosa di positivo, mentre ciò che va verso il basso a qualcosa di negativo.
Una scrittura in cui domina la direzione delle righe verso l’alto (scrittura ascendente) parla di pensieri positivi, di emotività ottimistica, di buona predisposizione verso il futuro, verso gli altri, di buone aspettative; parla di serenità e positività in generale, di ottimismo caratteriale.
Se l’andamento verso l’alto è eccessivo e molto evidente, l’ottimismo e la positività può essere fuorviata da una falsa visione della realtà, ovviamente tale considerazione può essere fatta valutando la scrittura in generale e verificando la corrispondenza con l’esistenza di altri segni rilevatori di tale condizioni o di ricci specifici (si potranno riscontrare dei ricci dell’ideazione fantastica, ricci della spavalderia o anche ricci dell’onnipotenza).
Per contro, un andamento della direzione che discende verso il basso (scrittura discendente) parla di pensieri negativi, emotività pessimistica, sfiducia nel futuro e negli altri, scontentezza persistente, pessimismo caratteriale generalizzato su tutti gli aspetti della vita.
Una scrittura fortemente discendente parla di depressione, calo umorale persistente, se poi si notano anche delle code di volpe allora la depressione non è solo di tipo grave, ma si associano ad essa anche dei pensieri suicidari. Anche in tale caso tale condizione va verificata con la presenza di altri segni indicatori.
Una direzione più aderente ad un possibile rigo di base diritto parla di un buon equilibrio emotivo. Tenendo conto che l’emotività è una componente sana della nostra vita la scrittura equilibrata avrà le sue possibili variabili in base anche a quali tipi di pensieri ed emozioni rimanda uno scritto.
Per contro, anche l’eccessivo controllo nella direzione (scrittura che aderisce in maniera perfetta al rigo), tipica delle scritture Dritte, rileva una personalità fortemente condizionata dalla necessità di dover aderire alle regole (sociali e familiari) tanto da essere inibita emotivamente e affettivamente.
Scrittura ascendente
Una scrittura con direzione ascendente è quella, ad esempio, dell’ex Presidente americano George W. Bush.
L’andare verso l’alto è tipico anche dell’ambizioso, dell’arrogante ed anche dello spavaldo (quando l’ascendenza è molto marcata); tali aspetti fanno sempre parte di una sopravalutazione del Sé e quindi ad una considerazione di se stessi oltre la media.
Le direzioni ascendenti nella scrittura sono indice di buona iniziativa e intraprendenza, tipiche di chi si pone obiettivi ambizioni ed è generalmente una persona dotata di grinta, di affermazione, propositiva e intraprendente.
Chi scrive con una direzione mediamente ascendente è persona intraprendente che tende a modificare, e a perfezionare l’ambiente e se stessa, in base agli eventi della vita. È ottimista, non manca di coraggio e, se va incontro a degli insuccessi, ha delle buone capacità di recupero.
Se però la direzione della scrittura è troppo ascendente, specie se mancano le capacità intellettuali e morali, il segno può indicare la tendenza all’utopia, all’illusione, essere segno di presunzione e di avventatezza. La persona in questi casi appare spregiudicata, troppo sicura di sé e tracotante, capace di lanciarsi in imprese in modo avventato o sulla base di elaborazioni puramente fantastiche o per eccessiva fiducia nelle proprie forze.
Scrittura discendente
Qui una scrittura con direzione discendente dello scrittore Edward Alexander Crowley.
La discendenza è il segno della soccombenza, della debolezza psichica ed anche fisica, della tendenza alla depressione o a forti cali umorali, del pessimismo, della sfiducia nel prossimo, nel futuro.
Chi ha questa scrittura, sul piano intellettivo ed affettivo, è persona facilmente influenzabile, che accetta facilmente le idee e l’invadenza altrui senza saper porre dei limiti, che si scoraggia e si deprime facilmente, è rinunciatario e si rassegna facilmente alla sua condizione, qualunque essa sia.
Di fronte agli insuccessi ha una scarsa capacità di recupero, di adattamento, e si dà spesso per vinto ancora prima di mettersi in gioco, manca di iniziativa e per questo subisce la pressione dell’ambiente senza reagire, è rinunciatario prima ancora di passare all’azione e di valutare gli esiti.
Chi ha una scrittura discendente è poco tollerante alle frustrazioni di qualsiasi genere, non ama i cambiamenti e fatica ad adattarsi alle novità, sia che riguardino l’ambiente, le cose o le persone.
Temono di sbagliare, di commettere degli errori, di fallire, difficilmente si lanceranno in avventure o novità preferendo la ripetitività di un quotidiano che conoscono, che dà loro un senso di stabilità e li rassicura, anche se in fondo hanno dei desideri come tutti gli altri li rinnegano o li ritengono dei meri sogni irraggiungibili, quindi al di fuori della loro portata.
Per tale motivo non saranno intraprendenti nella vita né in campo professionale e lavorativo, né in campo sentimentale; anche se molto innamorati attenderanno sempre, senza mai fare il primo passo, hanno paura del rifiuto e della brutta figura, quindi rinunciano senza darsi la possibilità di tentare.
Avendo uno stato umorale variabile, più propenso al negativo e al pessimismo, vivranno in condizione di perenne frustrazione, malinconia, stanchezza con facili cadute alla depressione.
Chi ha una scrittura che cade verso il basso rivela una personalità tendente a lasciarsi dominare dall’ambiente e dagli altri, depressa, debole, che tende a cedere di fronte alle difficoltà, facilmente influenzabile anche nelle opinioni personali, indipendentemente dal fatto che ne abbia di diverse.
Scrittura aderente
Una scrittura tipicamente aderente è quella, ad esempio, dell’ex Presidente Barak Obama.
La scrittura aderente è il segno dell’iniziativa realistica e di un atteggiamento di media portata. Lo scrivente si valuta con una buona oggettività e quando elabora progetti si avventura nella loro realizzazione solo se sicuro di poterli portare a termine.
Nei confronti dell’ambiente manifesta un’aggressività moderata e adeguata alle circostanze, in equilibrio tra l’invadenza e la soccombenza, tra il saper osare e capire quando è il momento di aspettare. È abbastanza perseverante nel perseguire le sue mete, grazie ad una tenuta psichica sufficiente sa affrontare gli insuccessi senza andare contro a crisi devastanti.
L’aderenza al rigo indica disponibilità a collaborare con l’ambiente, con realismo ma senza temere di voler migliorare le cose, in generale è indice di una persona tendenzialmente equilibrata.
Piantata sul rigo
Quando l’aderenza del rigo è eccessiva, tenuta con estrema rigidità, si ha la scrittura Piantata sul rigo. Come tutte le cose che risultano essere eccessive, anche la scrittura Piantata sul rigo parla di un’emotività non vissuta nel modo giusto, ma inibita e castrata.
Una scrittura tipica di questo tipo è la grafia del compositore e arpista Marcel Grandjany.
Quando il segno è portato all’estremo, dando origine alla scrittura Piantata sul rigo, la persona è irremovibile, tenace ma in modo ostinato, se ha in mente un progetto concentra le proprie energie e risorse per arrivare alla realizzazione, secondo i propri canoni e decisioni.
Non accetta novità, non vuole cambiamenti, pertanto risulta poco plastica e malleabile. Può assumere atteggiamenti di dominio e prepotenza, difficilmente aperta ai cambiamenti, razionalizza i sentimenti apportando freddezza e congelandoli.
La persona tende a sopravvalutarsi e a non capire le fragilità altrui, pietrificano e razionalizzano il sentimento, sono poco empatici ma non per menefreghismo, è che usano sugli altri la stessa rigidità usata per se stessi.
Se vuoi rimanere aggiornato seguimi sulla mia pagina Facebook-Gruppo: Grafologia e d’intorni.
6 Comments
Ci sono tutti gli aspetti descritti nella mia scrittura oscura e poco leggibile. Deduco dunque di essere una persona complessa ricca di sfaccettature, chiare e scure. Scrivo racconti e poesie per passioni e scrivo anche sui blocchi comanda dei ristoranti, nel secondo caso do il meglio dell’illeggibilita, e anche questione di tempo. Grazie ho trovato istruttivo questo articolo
Grazie a te di averlo apprezzato… e per essere più precisi scrivi peggio per le comande perché non ami quel lavoro, allora al tua isofferenza si trasfonde nella scrittura… certo chi li leggerà impazzirà 😉
Marilena
In effetti, Zodiac mi sembra proprio una persona con forti sbalzi d’umore, misantropa e tendente al pessimismo cosmico. Forse, non si può dire che non fosse intraprendente ma certamente era una persona dipendente dalla considerazione altrui, un megalomane. Eppure, non mi dà l’impressione di una scrittura pesante, cupa, ma piuttosto piena, tondeggiante, vivace, con dei cerchi quasi perfetti, un po’ adolescenziale. Grazie.
Acute osservazioni, ma io ci vedo dei picchi di tensione ansiogena e di aggressività che sono tipiche di alcuni serial killers.
GRazie a lei per lo spunto
Marilena
Ciao ho bisogno di una perizia calligrafica per mio interesse
È possibile?
certamente
mi contatti privatamente per parlarmi del suo caso alla mail info@marilenacremaschini.it
attendo sue notizie
saluti
Marilena