Si può cambiare un narcisista?
19/02/2021Riconoscere un narcisista
04/03/2021La dipendenza affettiva è il bisogno ossessivo dell’altro.
Chi vive una relazione basata sulla dipendenza affettiva tende infatti a non riuscire a mantenere una propria autonomia e autosufficienza, avvertendo un incolmabile senso di vuoto in mancanza dell’altro e una difficoltà ad affermare se stesso se non attraverso un riferimento esterno.
Quando è dipendenza
Quando l’amore si trasforma in una ossessione che domina la mente e fa soffrire, non parliamo più di amore ma di dipendenza affettiva. Una problematica legata alle emozioni, ai pensieri e ai comportamenti delle relazioni amorose, sempre più diffusa nel mondo contemporaneo.
La dipendenza in una relazione di per sé non è patologica. E’ assolutamente normale, in particolare durante la fase dell’innamoramento, che ci sia un certo grado di dipendenza affettiva e fusione con il partner. Il desiderio di dipendenza dovrebbe diminuire con lo stabilizzarsi del rapporto lasciando nella coppia una piacevole percezione di autonomia.
La dipendenza affettiva disfunzionale è definibile come uno stato patologico in cui la relazione di coppia è vissuta come condizione unica, indispensabile e necessaria per la propria esistenza. All’altro viene attribuita un’importanza tale da annullare se stessi e non ascoltare i propri bisogni.
Ma quando il bisogno dell’altro, il desiderio di possesso e la tendenza ad annullarsi risultano essere le caratteristiche dominanti del rapporto di coppia, è chiaro che siamo di fronte a qualcosa che ha poco a che fare con l’amore.
Tale meccanismo viene perpetuato per evitare di affrontare la paura più grande: la fine della relazione e il conseguente abbandono. È una condizione relazionale negativa, caratterizzata da assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva, che tende a creare malessere psicologico e fisico.
Sintomi della dipendenza
Chi manifesta i sintomi della dipendenza affettiva ha un forte e persistente desiderio di fusione con l’altro che si mantiene inalterato nel tempo. Anche se non viene considerata nei manuali diagnostici come una vera e propria dipendenza patologica, essa può raggiungere una forma così estrema da presentare caratteristiche simili alla dipendenza da uso di sostanze.
Non per nulla il termine con cui è altresì conosciuta, love addiction che significa amore-dipendenza. Chi soffre dei sintomi della dipendenza affettiva ha un forte bisogno di legame nei confronti di una persona dalla quale dipende totalmente e sulla quale investe tutte le proprie energie.
Vive costantemente nell’ansia di poterla perdere e ha bisogno di continue rassicurazioni. Di solito ha difficoltà nell’identificare in modo consapevole i propri bisogni ed obiettivi se non in presenza di una figura di supporto o di un contesto che svolga questa funzione.
Nella coppia tende a porre al partner richieste affettive esagerate ed incongruenti e a non sentirsi amato in maniera sufficiente ed adeguata. Talvolta aumenta tali richieste fino a determinare una rottura definitiva del rapporto.
I sintomi della dipendenza affettiva non si manifestano necessariamente all’interno di una relazione di coppia, ma possono manifestarsi anche nei confronti di un genitore, di un altro familiare, di una figura amicale o di una persona d’autorità.
La codipendenza
Una particolare forma di dipendenza affettiva è la codipendenza. È una condizione multidimensionale che comprende varie forme di sofferenza o annullamento di sé, associati alla focalizzazione delle proprie attenzioni sui bisogni di un partner dipendente da sostanze o da attività.
Nel 1986 Cermak individua quattro tratti distintivi per individuare il codipendente:
- la tendenza ad investire continuamente la propria autostima nel controllo di sé e degli altri;
- la tendenza ad assumersi responsabilità altrui o di situazioni non controllabili, pur di soddisfare i bisogni del partner;
- la presenza di stati d’ansia e mancata percezione dei confini tra sé e l’altro;
- l’abituale coinvolgimento in relazioni con persone con disturbi di personalità, come il narcisismo, dipendenze, disturbo del controllo degli impulsi o codipendenti.
Struttura di personalità
Il bisogno di protezione e la scarsa autostima costituiscono il tema di fondo di chi soffre di love addiction, alimentato da credenze secondo cui la propria felicità dipende solamente dalla vicinanza di una persona supportiva.
Le caratteristiche della persona con dipendenza affettiva corrispondono in parte a quelle di chi soffre di Disturbo Dipendente di Personalità. Per queste persone lo stato di benessere personale è infatti tipicamente legato alla presenza di una relazione significativa, salda e stabile.
La possiamo però ritrovare anche nel Disturbo Borderline di Personalità, quando il timore dell’abbandono porta la persona a fare di tutto per mantenere la relazione con l’altro.
Oppure nel Disturbo Narcisistico di Personalità, tipico del narcisista Covert, quando mantenere un’immagine positiva di sé dipende dall’ammirazione dell’altro, che deve perciò essere disponibile e vicino ogni volta che vi è la necessità di ristabilizzare la propria autostima.
Quindi, non necessariamente un comportamento di dipendenza affettiva indica una personalità totalmente dipendente. È necessario capire quali siano le ragioni sottostanti alla dipendenza e inquadrarle all’interno di un profilo personologico specifico.
Talvolta anche nei Disturbi d’Ansia generalizzata (come ad esempio l’agorafobia, il disturbo di panico o le fobie specifiche), si caratterizzano per la necessità di mantenere la relazione con l’altro attraverso il sintomo della dipendenza affettiva.
Cause della dipendenza
La dipendenza affonda le sue radici nell’infanzia, nel rapporto con chi si è preso cura di loro. Coloro che diventano affettivamente dipendenti probabilmente da piccoli hanno ricevuto il messaggio di non essere degni d’amore o che i loro bisogni non erano importanti.
La persona non sarebbe riuscita, nel corso dell’infanzia, a sviluppare una struttura psichica adeguata, a causa di esperienze affettive negative con un genitore od entrambi. In questo senso tenderebbe a sopravvalutare irrealisticamente l’altro, perdendo contatto con la realtà.
Solitamente i genitori di questi adulti dipendenti sono stati iperprotettivi e limitanti. Frustravano il bisogno di gioco e spontaneità, si sostituivano ai figli nelle scelte, oppure, al contrario, possono essere stati troppo permissivi e senza limiti, tanto che il bambino ha dovuto costruirsi regole proprie rigide e in contrasto con il resto del mondo.
Esiste una stretta connessione tra la tipologia di attaccamento con le figure genitoriali e la personalità che si viene a creare da adulto. Coloro che soffrono di disagi connessi alla sfera della dipendenza affettiva, generalmente presentano uno stile di attaccamento insicuro, molto spesso di tipo dipendente, oppure evitante o disorganizzato.
Nella dinamica di coppia
La scelta da parte del soggetto dipendente di un partner con determinate caratteristiche non è casuale. Il dipendente ha spesso una percezione di sé come una persona non meritevole d’amore, di conseguenza tenderà a scegliere inconsapevolmente partner problematici, evitanti, anaffettivi che andranno a confermare l’immagine negativa che il dipendente ha di sé.
La dipendenza affettiva, quindi, non è un fenomeno che riguarda una sola persona, ma è una dinamica a due. A volte il partner del “dipendente affettivo” è un soggetto problematico o narcisista. Altre volte la persona amata è rifiutante, sfuggente o irraggiungibile.
Il dipendente dedica tutto se stesso all’altro sapendo come renderlo felice e soddisfacendo i suoi bisogni, fino a che non sentirà un sovraccarico o una coercizione che può portare alla ribellione. In questo caso o sentirà un grande senso di colpa e cercherà di recuperare subito la relazione o se l’altro lo allontanerà, si metterà in cerca di una nuova relazione, per non sentirsi completamente vuoto e inesistente.
Un’altra tipica modalità relazionale è spesso alla base degli eventi di cronaca nera. Riguarda la relazione impostata su dominanza-potere. Di fronte al momento di ribellione del dipendente, l’altro può reagire con intense reazioni maltrattanti e violente. La persona dipendente si sente esclusivamente responsabile e causa dei comportamenti del partner, dandogli ancora più potere e idealizzandolo.
Cura della dipendenza
È possibile iniziare un percorso di cura per uscire dal meccanismo della dipendenza affettiva, i presupposti fondamentali sono:
- il riconoscimento della propria dipendenza
- la presa di coscienza delle conseguenze che essa ha prodotto e potrebbe produrre in futuro
- la volontà di intraprendere un processo di cambiamento per imparare come non dipendere emotivamente dagli altri.
Per la cura della dipendenza affettiva, la terapia psicologica può essere un valido aiuto:
- per comprendere la differenza tra amore e dipendenza affettiva e trovare un nuovo equilibrio di sentimenti
- per agire sul meccanismo psicologico che porta a non riuscire a stare senza una persona, migliorando la propria autostima
- per imparare come uscire da un rapporto di dipendenza affettiva o da quello con un dipendente affettivo.
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10 Comments
amante narcisista che mi insulta per le mie storie passate …mi ha distrutta psicologicamente …li lascia e riprende quando vuole ..davanti a me va con una collega più giovane
Si riprenda la sua dignità cara Flavia liberandosi da un uomo che non la ama.
se avesse bisogno di un sostegno o di un aiuto mi contatti via mail: info@marilenacremaschini.it
Marilena
Tre anni dolorosi tra triangolazioni svalutazioni abuso psicologico verbale umiliazioni denigrazioni e scarti vari..ora sono da l 9luglio all’ ennesimo no contact sono stata seguita un anno e mezzo al centro antiviolenza ed ora dalla psichiatra dove lui e voluto andare per agganciarmi ma ci sono finita io sto meglio ma ho alti e bassi a volte sto da Dio e a volte sento la mancanza della persona che mi ha distrutto come e possibile che mi manca il carnefice.?
Le manca la persona che l’ha fatta innamorare non il carnefice, e purtroppo sono la stessa persona, da qui la sua confusione.
Non abbia timori nel sentirsi nel giusto, lei ha fatto la scelta migliore e quella che non le dava alternative, pertanto si senta fiera di tanto coraggio.
se dovesse aver bisogno di un aiuto o sostegno non esiti a contattarmi
buona domenica
Marilena
sicuramente molte di noi hanno una predisposizione ai rapporti con narcisisti.
sto chiudendo con molta cautela un matrimonio di 35 anni con un narcisista maligno. saprai bene che denunce o no contact sono pericolosi (e abbiamo un figlio)
ho realizzato da poco che un fidanzamento precedente è stato con un narcisista covert.
Il mio capo anche, persona tossica e letteralmente disgustosa. Con lui nessuna cautela, lo ignoro totalmente, e lui è troppo meschino e ha bisogno di me, quindi non replica e cerca di farmi terra bruciata intorno…se ne esco viva andrò a cercare un bravo psicoterapeuta.
Le auguro di risolvere al meglio tutte queste sue situazioni negative
in bocca al lupo
Marilena
Dopo 20 anni di matrimonio mi sono resa conto che mio marito è narcisista. Ha iniziato a allontanarsi da me e a sottovalutarmi non a parole ma a fatti. Ho sempre pensato che i problemi fossero i miei in quanto sempre triste e depressa ma ora che me sono più consapevole della sua malattia lo tratto con più distacco e lui fa la vittima anche davanti alle figlie. Non riesco più a provare amore per lui ma solo rabbia. Sono contenta quando va a lavorare . Forse mi tradisce ma a me non interessa neanche scoprilo. Ho sempre vissuto con dipendenza affettiva verso di lui. Facendomi del male . Da un mese circa mi sento un po’ più forte anche se non facile
Trovi il modo cara Amelia di rifarsi anche una vita lontana da una persona simile che è soltanto dannosa per lei
se vuole la posso aiutare in questo percorso, mi contatti via mail: info@marilenacremaschini.it
saluti
Marilena
Sarebbe interessante capire che cosa le persone che scrivono intendono per narcisista , se sanno distinguere tra un narcisismo patologico e uno fisiologico…….lo sapevate che il narcisismo fisiologico è indispensabile ad una personalità sana, ma soprattutto le persone che sono state tanti anni con un narcisista patologico sono veramente convinte di non avere a loro volta tratti patologici ? Altrimenti l’equazione non torna!!
Conoscere prima di scrivere forse sarebbe opportuno!
Caro Carlo
la maggior parte delle persone scrivono semplicemente per avere un aiuto o un consiglio, nulla di più.
Io non faccio diagnosi personali, cosa impossibile da fare su commenti di poche righe e senza aver conosciuto personalmente le persone che scrivono o di cui parlano, e senza aver avuto modo eventualmente, se il caso mi sprona ad una valutazione in tal senso, di consigliare una terapia con medici, nel caso rilevassi, da un colloquio più approfondito, delle concrete patologie croniche le quali vanno seguite soltanto da clinici specializzati in tal senso.
Quindi caro Carlo lasci pure che le persone sfoghino i loro dubbi o le loro curiosità, questo non è un ambulaboratorio medico è semplicemente un blog dove la gente sfoga i personali pensieri, problemi o difficoltà, oppure lascia commenti, esattamente come il suo.
saluti
Marilena