La rieducazione della scrittura
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08/05/2017Imitazione, alterazione e contraffazione sono modalità di falsificazione di uno scritto.
La falsificazione è una costrizione della realtà attraverso un intervento postumo, cioè successivo e invalidante, diretto a cancellare la verità originale, e fuorviante perché cerca di ricreare falsamente una verità inesistente o verificatasi in maniera diversa.
La verifica della falsificazione è una metodica d’indagine della grafologia, quella forense o giudiziaria, in uso soprattutto quando vi sono dei reclami e delle contestazioni, sia già in fase processuale che nella fase precedente, diretta a verificare la sussistenza dei fatti e ricostruire la possibilità di un’azione legale difensiva.
in tali casi il grafologo diventa un consulente tecnico di parte o d’ufficio che viene chiamato, in base alle diverse posizioni, CTP o CTU.
Per poter indagare una qualsiasi falsificazione dello scritto, in Tribunale o in qualunque altra sede preposta per l’accertamento, si richiede l’analisi dell’originale, cioè la valutazione del documento manoscritto di cui si chiede la contestazione.
Questo perchè, salvo casi eccezionali dove sia impossibile procedere all’esamina del documento originale, ogni accertamento tecnico sulla falsità o meno di uno scritto deve essere necessariamente eseguita sul documento originale, e non fotocopiato o fotografato.
Questo perchè la fotocopia o la fotografia possono essere il prodotto di una qualche forma di alterazione o contraffazione.
Inoltre, la fotocopia non consente la valutazione del tratto o del tracciato che ha composto la scrittura, e la distinzione e la differenziazione dei vari tratti che compongono lo scritto o la firma.
Tre modi di falsificare
La falsificazione di uno scritto può avvenire con tre modalità di intervento diverso sulla scrittura per ottenere la falsificazione o contraffazione del testo, queste modalità si possono racchiudere in tre tipo di intervento sullo scritto, e sono: l’imitazione, l’alterazione e la contraffazione.
Vediamole nel dettaglio.
Imitazione
Col termine imitazione intendiamo l’azione diretta a riprodurre seguendo gli stessi tratti e lo stesso stile grafico di uno scritto o di una firma che appartengono ad una persona diversa da colui che la esegue, senza che questi nulla sappia ed al fine, solitamente, di trarne un vantaggio economico.
I casi più eclatanti sono quelli diretti a falsificare una disposizione testamentaria, un testamento olografo, o un atto economico racchiuso in un un patto contrattuale, il riconoscimento di un debito o una donazione, un contratto bancario o assicurativo.
La mano falsificatrice tenta di produrre, in modo più o meno preciso, la grafia di un’altra persona su di un foglio copiandola da una firma o da scritto originale.
Dato che lo stile grafico è molto personale, il voler riprodurre la scrittura di un’altra persona è praticamente quasi impossibile, non solo per la difficoltà di copiare uno stile che non appartiene ad uno scrivente, ma perchè, pur con una imitazione perfetta, chi scrive non può non personalizzare la grafia con qualcosa di personale che gli appartiene e che non appartiene al proprietario della grafia imitata.
Anche con un’ottima imitazione, un grafologo esperto dell’analisi personale della scrittura noterà sicuramente le personalizzazioni dei segni grafologici.
I metodi usati per imitare la grafia di un’altra persona sono: imitazione per calco e imitazione per riproduzione.
La riproduzione per calco viene eseguita mettendo il foglio bianco su quella da riprodurre e seguendo più o meno il tratto che traspare dal foglio, apportando le modifiche dove serve, metodo facile se il tratto usato dall’originale autore è piuttosto marcato e visibile.
Inutile usare una carta carbone, a meno che si voglia fare uno scherzo, perché il risultato è palesemente una ricalcatura che, tranne in casi in cui l’opera è degna di un artista, non indurrebbe nessuno all’errore e quindi non raggiungerebbe alcuno scopo fraudolento.
Altro metodo per la sovrascrittura di un calco grafico viene eseguito sul tracciato della scrittura, facendo in modo che il solco creato segni il foglio sottostante, dopodiché si ripassa con una penna il solco così creato della firma o della grafia che si intende riprodurre.
Nella maggioranza dei casi l’imitazione avviene attraverso la riproduzione della scrittura seguendo lo stile e cercando di formare nello stesso modo le lettere e le parole.
Alterazione
Si considera alterato lo scritto o la firma originale a cui sono state apportate delle modifiche da parte di una terza persona che modifica alcune lettere o parole al fine di cambiare il senso allo scritto o l’appartenenza di una determinata firma.
Le modifiche, per essere tali da indurre in errore, devono essere fatte con lo stesso tipo di inchiostro, ma questa è il primo indizio di prova della falsificazione in quanto non esistono due tipi di inchiostri uguali da due penne diverse.
Infatti, la valutazione con una lente d’ingrandimento metterà in luce i differenti tipi di inchiostro usati.
Anche il colore nero di due penne origina due tonalità diverse di colore che cambiano ulteriormente di intensità a seconda della pressione usata dallo scrivente, e questo è il secondo indizio della contraffazione.
L’alterazione, inoltre, per essere perfetta, deve unire dei tratti dello scritto da alterare aggiungendo dei tratti nuovi, e questa aggiunta solitamente si nota anche attraverso una semplice lente d’ingrandimento.
L’attento grafologo, anche con una semplice lente, potrà rilevare la diversità dei due tratti perché esiste in tale caso una scrittura sovrascritta, cioè un tratto grafico prodotto su una precedente scrittura esistente, quindi ingrandita si potranno notare i due diversi tratti che si accavallano, non solo, si noterà anche il tratto che rimane sotto e quello nuovo che passa sopra.
La rilevabilità di una metodica simile è abbastanza facile, è come se si vedesse dall’alto un cavalcavia che fa incrociare due strade che passano una sopra l’altra, la stessa condizione si verifica sul foglio dove è stata eseguita l’aggiunta a penna successiva.
L’alterazione può essere fatta anche attraverso l’eliminazione o la cancellatura di parti grafiche di una scrittura, ma anche in tale caso un attento esame con lente riscontrerà facilmente il tentativo di non far emergere determinate parti scritte.
Si pensi ad esempio al caso della cancellazione di una somma o della volontà di donarla ad una determinata persona, per far sì che ne venga favorita un’altra.
Cosa non facile da farsi perché ogni volta che scriviamo su di un foglio oltre all’inchiostro lasciamo anche una traccia, un solco, un’impronta della grafia che rimane, ed visibile, anche se viene tolto l’inchiostro.
Contraffazione
Per contraffazione si intende a qualunque tipo di artificiosità diretta a modificare uno scritto.
La riproduzione attraverso lo scansionamento di macchine ad alta tecnologia e precisione permettono di riprodurre una firma apparentemente veritiera, ma all’occhio dell’esperto grafologo sarà chiaro l’utilizzo di un mezzo meccanico anziché quello di una mano di una persona realmente esistente.
Un altro metodo di contraffazione è la costrizione fisica di una persona, attuata attraverso delle minacce o riferendo di realtà inesistenti in modo da indurla in errore, oppure agendo su persone che per malattia o condizione clinica non sono in grado di comprendere cosa stanno facendo.
In tale caso di contraffazione si parla del metodo della mano guidata, cioè di mano costretta ad esprimere una volontà contraria alla propria o comunque diversa in una condizione di piena consapevolezza.
In pratica la mano viene condotta fisicamente a creare un tracciato grafico che costituisce la scrittura o la firma della persona coartata.
Si parla di contraffazione di firma anche quella eseguita dalla persona che sia anche soltanto momentaneamente incapace di intendere e volere, quindi priva della capacità di poter decidere spontaneamente e serenamente.
Se la condizione di incapace deriva dell’esistenza di una condizione senile con accenni di demenza, in condizioni cliniche deficitarie o con patologie che escludono a priori la possibilità di avere la piena capacità di intendere e volere, i tratti espressi sul foglio saranno talmente contratti, tentennanti e scomposti sul piano spaziale del foglio da lasciare ben pochi dubbi sull’originalità della grafia usata.
Si può avere una contraffazione anche per mezzo di copie e fotocopie.
Questo genere di contraffazione, la cui casistica è in continuo aumento, consiste nella composizione del falso con una serie di fotocopie.
Di prassi si ritaglia la firma originale o la scrittura da imitare e si applica su un foglio bianco corredato di un testo preparato ad hoc (contratto, impegno scritto, ecc.) e si produce una fotocopia. I
Il testo potrebbe apparire fresco di stampa ma in realtà un’osservazione attenta mette in rilievo la contraffazione. Sul documento quindi appariranno il testo e la la firma originale applicata successivamente.
Un ultimo tipo di contraffazione riguarda la carta o il foglio su cui si trova lo scritto o la firma, i quali vengono sottoposti a dei trattamenti, come l’esposizione del documento a fonti di calore o ad altri agenti atmosferici, al fine di invecchiare il documento e dare l’impressione che sia più vecchio di quello che è in realtà.
Anche nel caso della contraffazione un esperto grafologo è in grado di stanare il tentativo di falsificazione.
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2 Comments
Si può annullare un nominativo digitale ovvero al computer? Per es:su una polizza sulla vita il quale beneficiario ha influenzato distorcendo la volontà del contraente?
Le firme digitali obbligano lo scrivente quanto quelle tradizionali, per capire se è una firma priva del consenso occorre fare una attenta analisi e non sempre è possibile la comparazione, dipende dalla tecnologia usata.
Impossibile fare una prognosi di validità/falsità senza averne avuta visione, come per quelle tradizionali.
Marilena