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26/02/2019Il test dell’albero di Karl Koch è un test psicologico proiettivo.
Questo test si basa sull’interpretazione del disegno di un albero per poter comprendere la psicologia e la personalità del soggetto che vi si sottopone. É un test semplice, può essere eseguito anche in modo essenziale, pochi tratti possono bastare a rivelare molto dell’autore.
Lo scopo del test
Il test è molto utilizzato in grafologia ed in psicologia per studiare la personalità dell’autore perchè la semplice rappresentazione di un albero mostra come la persona percepisce se stesso nel suo ambiente. Si tratta, in pratica, di un disegno simbolico in quanto la rappresentazione del Sè é simbolicamente trasportata sul foglio ed idealizzata come quella di un albero.
Consciamente disegniamo un albero ma inconsapevolmente rappresentiamo noi stessi. Senza rendercene conto con un semplice tratto esprimiamo i nostri sentimenti più reconditi.
Il test rientra nei test proiettivi, cioè quei test che mentre vengono redatti rappresentano anche delle emozioni e pensieri interiori, mentre esegue il disegno l’autore, senza rendersene conto, trasferisce sul foglio quello che percepisce in quel momento, lasciando pertanto una traccia scritta di sè.
Proprio per tale funzione e semplicità di esecuzione, viene fatto di getto, permettendo all’autore di esprimere quelle sensazioni che a voce non rivelerebbe. Per la sua semplicità (tutti possono disegnare un albero) è usato anche per psicanalizzare e comprendere i disagi dei bambini che difficilmente esprimerebbero i loro reali sentimenti.
L’albero di Koch
Il test dell’albero, chiamato anche “Baumtest”, dal tedesco “prova dell’albero”, è stato applicato dallo studioso svizzero Emil Jucker, ma la sua elaborazione è stata attuata per la prima volta dallo Psicologo tedesco Karl Koch, il quale pubblicò il suo manuale “Il test dell’albero” nel 1949.
Koch sosteneva che l’immagine dell’albero richiamasse l’immagine che la persona umana ha di se stessa e le eventuali disarmonie nel disegno potevano simboleggiare disagi del suo esecutore.
Secondo Emanuel F. Hammer (autore americano di un’opera sul significato proiettivo del disegno) l’albero, in quanto elemento naturale e “vivente”, permette di proiettare sentimenti e aspetti inconsci della personalità, evitando le inibizioni che si sarebbero potute presentare nel dover disegnare “una figura umana”.
È un test semplice, meno impegnativo in termini emotivi, in quanto si tratta semplicemente di disegnare e non di scrivere o parlare di sè, ed il disegno è utile all’analisi anche se fatto in maniera molto semplice e stilizzata.
Il test di Koch, come qualsiasi altro esercizio che invita a fare un disegno, a scegliere dei colori, a creare una figura dal nulla su un foglio bianco, dà alcuni indizi sulla nostra personalità. Inoltre, denota un determinato stato emotivo in quanto misura anche la stabilità di una persona, la presenza o meno di conflitti interiori, la vulnerabilità e la sensibilità.
D’altra parte, certe correnti psicologiche, come la psicanalisi, sostengono che questo test riveli anche la struttura della psiche o il contenuto del nostro inconscio. Secondo un recente studio, il test dell’albero è risultato molto efficace nella diagnosi di disabilità cognitive o anche principi di demenza.
Come si esegue il test
Questo test può essere assegnato a chiunque a partire dai 5 o 6 anni di età in poi, non può essere fatto in età anteriore perchè sono richieste determinate abilità motorie di base, coinvolte nel processo del disegno, che si acquisiscono solo a partire da quella età.
Alla persona che deve svolgere il test vengono dati dei fogli bianchi ed alcune matite colorate perchè possa scegliere quel colore che preferisce, perchè anche l’uso dei colori è determinante per la comprensione psicologica del disegno.
Dopo aver fornito il materiale necessario, segue l’indicazione di realizzare un albero senza dare altri suggerimenti perchè il disegno deve essere il più spontaneo possibile e deve rispecchiare soltanto l’idea che in quel momento ha il disegnatore.
Alla persona viene poi dato tutto il tempo necessario per realizzare l’immagine e la possibilità di abbellirlo come desidera. Una volta terminato il disegno è pronto per essere analizzato.
Analisi dell’albero
Per comprendere il disegno occorre valutare tutto il disegno nel suo insieme, ma soprattutto gli elementi di cui esso naturalmente si compone, e cioè: il terreno su cui poggia l’albero, le radici, il tronco e la chioma.
Come ogni disegno simbolico si tiene conto anche dove e come è stato eseguito il disegno, cioè in quale punto del foglio è stato realizzato (anche la modalità di come è stato gestito lo spazio sul foglio è importante), e tutti gli elementi aggiunti o di contorno che sono stati inseriti per formare l’immagine.
Ogni aggiunta ed elemento usato per creare una immagine ha un particolare significato psicologico che va indagato, pertanto la spiegazione degli elementi va fatta in relazione all’intero contesto grafico.
Vediamo questi elementi nel dettaglio ed il significato psicologico a cui rimandano.
Le radici
Il terreno, l’erba, il substrato su cui poggia l’albero, sono elementi che possono esserci oppure no. Quale tipo di substrato e come è stato disegnato è un elemento che rileva nell’analisi del disegno.
Un disegno in cui manca la linea del terreno o non sono state realizzate le radici, o soltanto la bozza di esse, può indicare mancanza di stabilità emotiva e personale. Può anche rappresentare delle difficoltà emotive derivanti da un rapporto familiare complesso e frustrante, o dal rapporto vissuto male con la madre.
Le radici che sprofondano nel terreno rappresentano l’origine dell’albero, il rimando alla sua formazione e creazione, perchè esso nasce proprio dalle sue radici, quando queste mancano è segno di una privazione, di un qualcosa che ha comportato della sofferenza ed un sentimento di mancanza.
Radici sproporzionate e a forma di raggi possono suggerire la presenza di problemi di repressione emotiva, rabbia e instabilità. Tanto più sono grosse ed acuminate queste radici tanto più è profonda e repressa la rabbia.
Le radici che si diramano in maniera eccessiva sul foglio rimandano alla ricerca di un qualcosa di pratico, di concreto (come il sostegno, il supporto o l’aiuto) che è mancato e quindi si percepisce il bisogno del possesso o del possedere quella cosa che si percepisce come mancata nella fase della propria origine.
L’assenza di radici rimanda a un qualcosa di importante che è mancato nell’infanzia, un supporto ed una vicinanza che non ci sono stati, o anche un affetto mancato o non ricevuto nella maniera adeguata.
La zona bassa del foglio, infatti, nel significato psicologico è l’area degli elementi pratici della vita, dei bisogni primordiali, degli istinti mai assopiti e dei beni materiali.
Il tronco
Il tronco descrive come la persona vede se stesso e come si sente nel mondo intorno a lui. É, in pratica, come se disegnasse se stesso senza la difficoltà, o il timore, di farlo veramente.
Un tronco molto sottile viene associato a persone molto sensibili e delicate che temono il mondo esterno e che quindi si ritraggono in se stesse per proteggersi, per paura e per le loro mille difficoltà nell’esprimersi liberamente.
Un tronco stretto può suggerire la presenza di tensioni o richieste esterne troppo forti o pressanti per il soggetto che viene frustrato e che alterano la calma e il suo benessere. Quale sia la cosa che contrasta lo si può dedurre dagli altri elementi del disegno.
Un tronco molto ampio indica impulsività, alta emotività e scarsa capacità di autocontrollo, indica anche una esagerata valutazione di sè, un bisogno di essere sempre presente e di apparire che nasconde il timore di non essere abbastanza considerato e valutato.
Un tronco formato da linee rette denota rigidità anche castrante, una rigidità acquisita a cui il soggetto non riesce a sottrarsi del tutto nonostante la percepisca come invalidante e negativa. Un tronco dalle linee ondulate è indice di grande capacità di socializzazione e di dolcezza.
Tronchi con irregolarità, macchie, vuoti, punte, spezzati o deformati indicano la presenza di paure, traumi, emozioni represse, inibizione, abusi o dolori che non sono stati superati. Si può capire l’origine di tali traumi valutando la posizione e la forma di tali buchi o vuoti.
La chioma
La chioma dell’albero riflette l’interazione con il mondo fisico ed esterno, come il soggetto si pone verso il suo ambiente e nel suo mondo circostante, come interagisce con gli altri.
Mentre il tronco e le radici si associano più al mondo interiore ed emotivo, i rami rappresentano un diverso livello psichico quello della visualizzazione del sè nell’ambiente che si vive.
Fino ai 9-10 anni i bambini disegnano sempre una chioma ristretta e piccola, ed è normale perchè denota immaturità caratteriale dovuta alla giovane età e un legame limitato col mondo esterno tipico dei bambini.
Diversamente, un adulto che realizza una chioma piccola significa che non ha sviluppato un senso del sè maturo e consapevole, che si sente non realizzato, represso, incapace di esprimersi come vorrebbe.
Una chioma troppo grande può invece suggerire che la persona sia dotata di grande fantasia, entusiasmo o che possa presentare alcune caratteristiche di narcisismo.
Un albero senza chioma, con pochi rami secchi, può indicare che la persona in questione patisce un senso di privazione molto forte, come l’albero che rappresenta anch’essa si sente mancante di quella parte vitale che nutre e che fa sentire vivi e vegeti.
Una chioma appuntita o a forma di raggi o di aste rimanda ad un sentimento di rabbia, aggressività e forte frustrazione, la persona è impulsiva, cova rabbia o sentimenti provocatori.
La chioma con foglie è la rappresentazione di un intelletto vivace, fantasioso e creativo. La chioma che contiene dei frutti rimanda all’idea di avere dei desideri, delle ambizioni o dei progetti da realizzare, che sono appunto il frutto della sua esistenza.
Se alcuni frutti sono per terra significa che alcuni di questi sogni sono falliti e che ci sono state delle delusioni importanti che ancora non si sono dimenticate e che portano della sofferenza.
Elementi aggiuntivi
A questi elementi possono essere aggiunti anche altri disegni, elementi “accessori” al disegno in sè ma che hanno un significato psicologico importante per il disegnatore.
Questi elementi ultronei possono essere delle case, degli uccellini, delle colline, delle strade, tutti fattori che rappresentano dei desideri del disegnatore e che come tali non possono mancare intorno a lui così come non mancano nel disegno del suo albero.
Elementi come rami tagliati, buchi o solchi nei tronchi, mancanza delle radici o l’uso di colori scuri attirano senz’altro l’attenzione. Tutto quello che ha valenza negativa potrebbe suggerire la presenza di traumi o di disagi.
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8 Comments
Quel quadro mi è piaciuto a prima vista.A distanza di anni ho chiesto alla proprietaria una fotografia,e l’ho dipinto su stoffa personalizzandolo. Cosa significa aver pensato quell’albero per 20 anni?
Ne dovremmo parlare per sondare il significato recondito dell’albero stesso.
Se vuole provare sono a sua disposizione, mi contatti privatamente via mail: info@marilenacremaschini.it
A presto
Marilena
caspita…ieri ho ripreso in mano, dopo anni, i pennelli…
prima ho fatto una base multicolor per un disegno che ancora deve affiorare e poi, tanto per riprendere dimestichezza ho voluto fare qualcosa di semplice e sono partita da un albero in controluce….
forse anche condizionata dalle recenti passeggiate e dall’osservazione della natura in questo periodo, alla fine è uscito qualcosa che alla luce della sua descrizione mi fa sentire un po’ ….scombussolata, perchè non so più se parlo della natura o di me…
Quando si disegna si parla sempre di se stessi
se vuole una valutazione veloce del suo disegno sono a sua disposizione, mi contatti via mail:
info@marilenacremaschini.it
saluti
Marilena
avevo scritto un commento, secondo il sito, addirittura doppio…ma non vedo né1 né l’ipotetico 2…
C’è… c’è, solo che per vedersi sul sito devono prima essere approvati
saluti
Marilena
Buona sera sono gregorio, una domanda, è un periodo un po’ cosi’… Di malessere. Io disegno e dipingo, qualche giorno fa ho dipinto si tela una serie di 4tronchi e mezzo, come se fosse la vista di un bosco ma a mezza altezza, per capirci, cosa vuol dire se disegno solo la parte centrale dell’ albero? E un’ipotesi contemplata dal test?
Buongiorno Gregorio
tutti i disegni sono l’espressione del nostro interiore, pertanto sono tutti sono validi
la parte centrale di un corpo rappresentativo di un’immagine si riferisce, in genere, alla rappresentazione di se stessi, come ci si vede in pratica e come ci si pone all’esterno, ma il tutto andrebbe valutato vedendo il disegno senza il quale faccio molta fatica ad esprimere un parere
nel caso volesse approfondire sono a sua disposizione
cordialmente
Marilena