Cosa fare se lui ti lascia
26/02/2019Attuare il no contact al narcisista
24/03/2019Il “narcisista perverso” è un manipolatore con una componente sadica.
L’inganno e il raggiro sono il pane quotidiano di tutti coloro che fanno della manipolazione un’arte, com’è per i narcisisti, uno stile di vita avente come fine ultimo quello di annientare l’altro. Si tratta di ragni che tessono bene la loro tela, in attesa della prossima vittima.
Un narcisista maligno
Doctor Jekyll e mister Hyde, dolce e premuroso al cospetto degli altri, ma vendicativo e subdolo alla spalle, ecco cos’è un narcisista perverso. Non la persona affetta da disturbo narcisistico di personalità in generale, ovvero colui che ha dei tratti inerenti a questo disturbo, ma un narcisista cattivo, il narcisista maligno (come lo chiama Otto Kernberg), il più patologico dei narcisisti.
I narcisisti maligni sono bugiardi, ipocriti e manipolatori affettivi. Lo sono tutti i narcisisti, ma quelli maligni e perversi lo sono in particolar modo: il loro stile di vita è improntato sulla crudeltà e sulla cattiveria allo stato puro. Godono nel far male agli altri per il puro piacere di farlo.
Hanno un’alta considerazione di loro stessi, esagerano le proprie capacità, appaiono spesso presuntuosi, credono di essere speciali, superiori, di dover essere soddisfatti in ogni loro bisogno e pretendono di avere diritto ad un trattamento particolare.
Ma questo non basta, altrimenti avremmo a che fare con un “normale” narcisista. Il tutto risulta condito dal comportamento maligno e perverso che porta tale soggetto ad avere anche tratti sadici, borderline, antisociali e paranoici (la triade oscura di personalità).
Il manipolatore perverso ha come obiettivo quello di agire attraverso la manipolazione e il raggiro per far compiere al proprio interlocutore o vittima delle azioni che tornano ad esclusivo vantaggio personale, si approfittano dell’amore e disponibilità altrui a scopo puramente egoistico.
I manipolatori non provano senso di colpa per quello che fanno poiché tutto è finalizzato a soddisfare il proprio ego. Manipolano la vittima amorosa con falsa tenerezza, e dopo averla conquistata se ne nutrono in maniera avida e avara.
Le vittime sono minate e fiaccate nei loro punti deboli e, di conseguenza, piombano in una spirale negativa dalla quale non escono senza traumi (il trauma bonding del narcisismo). Ogni relazione deve soddisfare regole e richieste rigidamente imposte.
Un manipolatore perverso
L’indizio che ci fa capire se abbiamo a che fare con un manipolatore perverso è la sensazione di soffocamento, la presenza costante di critiche, insinuazioni, sarcasmo che hanno come scopo finale quello di distruggere l’autostima dell’altro fino all’incapacità di vivere (è il gaslighting).
I manipolatori godono dell’umiliazione altrui e non vorrà mai mettersi in discussione, non accettano alcuna critica. Preferiscono criticare e accusare piuttosto che confrontarsi in modo adulto e maturo con l’altro. Il manipolatore perverso fa finta di amare, ma in realtà non prova alcun sentimento anzi tendono a maltrattare e umiliare l’altro nel peggiore dei modi: l’altro è solo lo specchio in cui si riflette.
Si tratta di persone altamente danneggiate, che a loro volta hanno subito traumi, maltrattamenti, abusi comportamentali ed emotivi, verificatisi in tempi molto precoci, a causa di questo perpetuano il trauma traumatizzando a loro volta tutti coloro che incontrano.
La manipolazione costituisce il fulcro di ogni relazione e di ogni rapporto umano, e la perseverazione nella stessa la connota di perversione, e questa è l’unica modalità che conoscono per entrare in contatto con l’altro.
Strumenti del manipolatore
Gli strumenti di manipolazione del narcisista perverso più utilizzati sono:
1) il ricatto affettivo e le minacce: l’affettività diventa una merce di scambio, il ricatto affettivo è sottile a volte impercettibile, ma alla lunga si ha l’impressione di essere imprigionati in una modalità di relazione che non da libertà di scelta poiché ogni gesto viene valutato e misurato in funzione del tornaconto personale.
2) la colpevolizzazione: la causa dei propri problemi è sempre attribuita all’altro (è il blame shifting) e se si trova rimedio si è sottoposti a minacce di vario tipo che confluiscono spesso nell’interruzione della relazione.
3) le bugie e le lusinghe: quando arrivano complimenti e apprezzamenti in quantità, ma limitati e sporadici nel tempo, molto probabilmente il vostro interlocutore vuole ottenere qualcosa da voi. È fondamentale ricordare la differenza tra affetto e gentilezza: il primo è un sentimento profondo, la seconda invece è un comportamento che non coincide necessariamente con un sentimento genuino.
4) la denigrazione: è un processo continuo e minuzioso, mirato a denigrare il partner, a minarne l’autostima attraverso la restituzione di una immagine negativa di sé che con il tempo finirà per fare propria.
5) l’invadenza: consiste nel mettersi sempre al posto dell’altro e di intromettersi nelle sue scelte e decisioni, senza prendere in considerazione il suo punto di vista.
6) le spalle al muro: è la tecnica che chiude il dialogo mettendo in evidenza le contraddizioni dei ragionamenti, manipolandoli in modo tale così da far passare l’altro come una persona incoerente e dalle idee poco chiare.
7) la dipendenza indotta: comprende sia la dipendenza affettiva che materiale, entrambe hanno come obiettivo di depotenziare e minare l’autonomia e l’indipendenza del partner mettendone in luce le debolezze e gli errori.
Insomma, se riconosceste uno di questi comportamenti cominciate a pensare di avere a che fare con un manipolatore perverso e correte subito ai ripari.
Come difendersi
Quando una persona presenta determinati aspetti patologici legati alla personalità o al comportamento può soffrire dei disagi che questi le procurano, ma può anche rendere la vita complicata a chi la frequenta.
Imparare a riconoscere un narcisista perverso e i suoi tratti caratteristici può aiutare a identificarlo e a prendere delle contromisure idonee a non farsi trascinare in un vortice di insicurezza e autodistruzione. Che si parli di un capo cattivo o di un partner prepotente, bisogna fare attenzione a non cadere nella trappola di un narcisista maligno e della sua capacità di manipolazione.
Un narcisista perverso è riconoscibile dalla ripetitività e gravità di comportamento come:
- atteggiamento seduttivo;
- messaggi contraddittori;
- gelosia;
- rifiuto delle responsabilità;
- scarsa comunicazione;
- critica costante.
Per evitare le trappole di un narcisista perverso è necessario cercare di interrompere qualsiasi forma di dipendenza dalla persona. Una volta identificato il soggetto tossico in una relazione o in un rapporto di amicizia è necessario iniziare a credere di essere abbastanza forti da riuscire a tagliare i legami con questa persona e, conseguentemente, andarsene.
Inoltre, è bene non mostrare le proprie emozioni e mantenere un atteggiamento calmo e rilassato quando si affronta un narcisista perverso, senza reagire alle provocazioni. Nascondere le proprie debolezze aiuterà a non dare appigli al narcisista e a non rivelare i propri punti deboli.
Ecco alcuni suggerimenti per contrastare la manipolazione di un narcisista maligno:
- sorridere;
- mantenersi educati;
- scherzare e ironizzare;
- usare proverbi e detti;
- usare “noi” piuttosto che “io” o “tu”;
- non entrare in una discussione.
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22 Comments
Salve, dottoressa, ho letto il suo blog. Sono in grande difficoltà. L’uomo cin chi sto da molti anni ha molti di questi tratti. Mi permetto di farle un esempio. Sono una donna molto calma e paziente, mai invadente, ma a lui basta una semplice parola per dire che gli metto ansia. Non chiedo nulla di strano. Questi tratti li ha solo con me, con nessun’altro,. Reagisce bene solo se l’iniziativa di parlare o stare con me viene da lui. Il mio sentimento è sincero e non riesco a chiudere, alterna violenza mentale a momenti significativissimi per una coppia. Secondo lei come posso fare a viverla con distacco senza farmi manipolare, nell’attesa di decidere cosa fare? Se mi allontano nella quotidianità, perché non viviamo insieme, mi sembra di impoverire e buttare via la mia storia, ho riassunto come potevo, grazie molte.
Cara Chiara, per decidere cosa deve fare della sua vita si prenda dei momenti solo per pensare, valutare, mettere insieme tutti gli aspetti ed i fatti negativi e poi decida se vale la pena di continuare e portare avanti un rapporto già malato e negativo, che non le giova e che le crea soltanto sofferenza.
So che è difficile troncare rapporti ormai consolidati, ma se questi rapporti ci fanno soffrire vuol dire che non sono rapporti buoni e non sono cose da coltivare, si arrenda all’evidenza dei fatti che con tutta la sua pazienza non è mai riuscita a cambiare e che non potrà mai cambiare e pensi alla sua felicità.
Dentro di sè sono sicura che ha già la risposta, deve solo prendersi il coraggio di portarla avanti.
Non tema di sbagliare, lo sbalgio è rimanere dov’è per essere infelice tutta la vita, si dia invece la possibilità di incontrare, da sola o con un altro uomo, la vera felicità.
In bocca al lupo
Marilena
Crepi. Grazie di aver risposto. Non voglio un altro uomo, mi vedo da sola, con un po’ di serenità quando mi deciderò. Vorrei scriverle al contatto che ha su questo sito, per una consulenza, perché mi sento manipolata e non riesco a capire cosa fare. Come le dicevo, vorrei un minimo di strumento per capire come comportarmi, ormai stabilisce lui tutto il rapporto, ma ribadisce che è innamorato di me. Grazie ancora, dottoressa.
La sua idea di incominciare a star bene con se stessa da sola è non solo ottimale ma meravigliosa perché le da modo di comprendersi a fondo come non lo ha fatto prima, in fondo anche per conoscere se stessi ci vuole tempo e dedizione, quello che solitamente dedichiamo agli altri, ma ha volte fa tanto bene dedicarlo a noi stessi.
Solo quando ci sentiamo pienamente appagati possiamo dare il massimo anche per gli altri, essere a metà è dare anche a metà.
Sono altresì contenta che voglia mettersi in contatto con me, anche se non inizierà nessun percorso sento che è sulla buona strada e se si concede del tempo credendo in se stessa arriverà dove vuole, garantito.
La mia mail è: info@marilenacremaschini.it
Marilena
Buon pomeriggio Dr.ssa,
E’ possibile che questo comportamento si verifichi in un rapporto di amicizia?
Il mio migliore amico sembra presentare questi tratti. Inizialmente sempre presente (quando era molto solo dopo la fine del rapporto con la ex), apparentemente pronto ad aiutarmi a risolvere problemi, persino affettuoso nei gesti (ad es abbracci, che so non concede alle sue amanti), pur ammettendo di essere anaffettivo (problema per cui è seguito da una psicoterapeuta) ed è diventato per me importante perchè sono single da 10 anni e questa presenza allevia il vuoto.
Da qualche tempo è diventato assente, per la precisione da quando sono stata decisamente critica su una situazione con una delle sue donne, una completa irresponsabile, da pochi mesi separata, che dopo solo 4-5 uscite gli ha presentato (peraltro senza prima avvisarlo) la figlia di 10 anni cui ha parlato di lui come del suo nuovo compagno. Sono improvvisamente la cattiva che ce l’ha gratuitamente con questa povera donna, sarei secondo lui gelosa e con la pretesa di essere l’unica… non ha più mantenuto nessun impegno preso con me. E’ possibile che si tratti di questo tipo di schema?
Probabilmente può avere un peso che prima di frequentarci da amici ci sia stato qualcosa, anche se non era una relazione. Avevo percepito che non è risolto e non è in grado di avere una relazione adulta, ma gli ho aperto la porta come amica.
Grazie della risposta
Buon pomeriggio
Forse dovrebbe chiedersi il perché di questa sua reazione nei suoi confronti e capire come mai ha preso certe distanze e certi comportamenti, credo che il problema sia proprio nella gestione di questo vostro rapporto che lei stessa definisce solo amichevole ma forse con qualche risvolto in più…
Dalle sue parole sembra che lei abbia desiderato avere con lui un rapporto diverso e poi si sia dovuta accontentare dell’amicizia, ma allora ritorniamo al punto che le avevo suggerito: lei cosa si aspetta e cosa vorrebbe da lui?
Marilena
Buonasera Dottoressa,
Mi trovo in una situazione da cui non so più come uscire: Ho iniziato una relazione “aperta” con un collega di lavoro (relazione esclusivamente fisica). Sicuramente per debolezza mia, ad ogni umiliazione ed errore l’ho perdonato. Col tempo mi sono accorta di provare sentimenti per questa persona che l ha capito ed ora non fa altro che provocarmi in ogni modo per farmi soffrire, ora che cerco di farmi una mia vita e a rendermi più indipendente cioè uscire con amiche, conoscere altre persone non fa che comportarsi peggio( mi blocca e sblocca su whatsapp, mi controlla in chat spesso, non vuole la mia amicizia su Fb e mi dice senza scrupoli che frequenta altre ragazze). Questa relazione dura da quasi 9 mesi e non so più come uscirne perché mi sento lesa nella mia dignità e autostima,solo da un mese mi sono resa conto che si tratta di un narcisista e sinceramente non so come chiudere. Grazie per una risposta, Saluti.
CAra Emy,
in casi come il suo andrebbe gestito con maggiore razionalità e distanza da parte sua, facendolo seguire da una denuncia o segnalazione all’autorità.
CApisco però che tali drastiche azioni non sono mai state prese in considerazione ed è un peccato perchè sono gli strumenti per poter agire.
Se vuole il mio aiuto per cercare di agire in maniera decisa e risolutiva mi può contattare via mail, e pensare ad un percorso in counseling.
Può trovare tutti i dettagli della modalità in counseling a questo indirizzo, andando a visionare tra le promozioni in fondo alla pagina:
https://www.marilenacremaschini.it/servizi/
Dopo aver fatto la sua scelta mi ricontatti al mio indirizzo: info@marilenacremaschini.it
Buona giornata
Marilena
Buongiorno,
È un anno che frequento un uomo con diverse di queste caratteristiche..molto geloso e possessivo con cui fatico ad avere un dialogo ..a volte esplode di rabbia per una semplice parola che dico che a lui non piace…però lui ..poi non so se finga..pare che subito dopo l esplosione di rabbia sta male sia fisicamente perché gli viene mal di stomaco (lui dice) che moralmente perché si descrive come cattivo e non meritevole del mio amore ..può essere un profilo di un narcisista??attendo sue Grazie Cinzia
Può essere tante cose, ma l’unica che deve guardare è se una relazione del genere la rende felice oppure no, se la sua risposta è no lo lasci perdere.
Marilena
Buonasera, che cosa si intende per “devastante”? In che modo distrugge la sua vittima ? Cosa significa nel concreto voler distruggere la sua vittima?
Diversi sono i modi e l’intensità di infierire e lasciare postumi negativi, ogni storia è diversa dalle altre anche se il filo comune è l’amarezza e la sofferenza che rimangono dopo
Marilena
Ho avuto una relazione con un narcisita che ho lasciato quattro mesi fa dopo 4 anni,dopo l ennesima umiliazione. Dalla nostra relazione è nata una bambina che ha sette mesi, ma il suo scarto è avvenuto prima ancora che sapeasj della gravidanza. Gravidanza nella quale con la scusa lavorativa è stato assente nutrendosi della sottomissione della segretaria che è innamorata di lui ( lei fa di tutto pur di ottenere la sua approvazione) anche fingere una relazione. sto provando il no contact, ma avendo una figlia in comune è impossibile, ho in corso un procedimento x violenza psic e altro… Vorrei capire se e come si esce dal meccanismo ciclico di umiliazione/ critica amore…nei miei confronti e “normalità”. Ci sono tecniche di ipnosi che permettono di uscirne più rapidamente? Sono già seguita da una terapista.
Il dolore non scompare rapidamente con tecniche miracolose, dovrà affrontare un lungo percorso di consapevolezza e di decisioni che la porteranno fuori da queste sabbie mobili, non si arrenda e si faccia aiutare in tutti i sensi
Marilena
Ho avuto a che fare con un collega che mi abbandonava al suo lavoro e mi sminuiva perché ero tirocinante,un giorno,solo perché gli avevo dato una risposta brusca dato che si era fissato la sul farsi i fatti miei,e ciò mi portava fastidio , perché avvertivo la sua prepotenza nel voler gareggiare con il suo amico e mio partner.Finii per lasciare lui senza chiarire i nostri problemi perché ero innamorata del mio collega.Dopo due giorni il mio tirocinio fu bloccato per più di un mese.Nel frattempo lui ,dopo esser riuscito a farmi allontanare dal suo amico, in un momento in cui ci eravamo rivisti ,mi lasciò con un bacio in sospeso. Io ero lontana e spesso lo pensavo, aspettavo di rivederlo… finché poi finii che, fuori dal lavoro, cominciò a creare quell’atmosfera di conversazione dove la donna viene vessata di parolacce.Dopo tempo capii che lui stava giocando con qualcuno che non poteva esserci e che doveva sentire una colpa in ciò.Quando poi tornai a lavoro, dovevo recuperare il rapporto e non ci sono mai riuscita per via del suo odio che lo ha portato nel momento in cui dopo tre giorni ero riuscita a riavvicinarmi un po’ alla volta a lui, a denigrarmi in pubblico e a farmi sentire come quando diceva, mesi addietro,che i tirocinanti sono inferiori, trovandosi sempre in una posizione di vantaggio rispetto a me perché simpatico e perché nel suo ambiente,ed io l’estranea ero a mio agio quando non si metteva nel mezzo con le sue colleghe ,in grado di prendermi in giro con tutti per via di una mia situazione personale che mi ha distrutta e facendomi odiare me stessa così tanto che credo che appena lavorerò e vedrò un gallo come lui ,lo prenderò io stessa in giro per evitare di essere schiacciata o isolata.
Difficile rispondere ad un attacco simile, ma Anna mi sembra alquanto combattiva e sono sicura che riuscirà a tenerlo a bada.
Marilena
Buonasera,
credo di aver avuto una relazione con un narcisista covert,abbiamo convissuto per un anno e mezzo era dolce e amorevole,e sembrava l’uomo perfetto,stavamo cercando un bimbo e io ho abbandonato il mio paese lasciato la mia casa (che i miei genitori hanno poi venduto),e cambiato lavoro,poi di punto in bianco ha cominciato a dirmi che non sapeva se mi amava e che probabilmente ha finto per tutto il tempo e nel giro di una settimana mi sono trovata in mezzo alla strada,(per fortuna ci sono i miei genitori)avevo notato che aveva sempre bisogno che tutti gli dicessero quanto era bravo in tutto quello che faceva,aveva crisi ogni volta che c’era una piccola discussione ma non ci avevo dato troppo peso,pensavo fosse perchè da piccolo aveva sofferto per la morte della madre e perchè il padre lo comandava e criticava di continuo quindi tutto quello che facevo era smettere di discutere per consolarlo e stargli vicino,ora stò malissimo mi sento vuota e la prossima settimana comincerò un percorso psicologico.
Purtroppo soffro di dipendenza affettiva e ogni volta che mi scrive dicendo che ha cercato di togliersi la vita io mi preoccupo e gli do spago per poi trovarmi al telefono con lui a sentire le sue offese continue,il suo scaricarmi colpe assurde.Dovrei riuscire a non rispondergli più perché con i suoi comportamenti mi stà facendo soffrire sempre di più,sono 20 giorni che non riesco a mangiare ogni cosa che provo ad ingerire non rimane mai nello stomaco,sono disperata e anche tutta la mia famiglia.
Immagino la sua drammatica situazione, ha sicuramente bisogno di un aiuto costante e presente, almeno nei primi momenti, se vuole che sia io ad assisterla mi contatti privatamente via mail: info@marilenacremaschini.it
La sua situazione va sostenuta al più presto e con un aiuto molto vicino.
Marilena
Buonasera dottoressa, ho letto alcuno deei suoi articoli, chiari e coincisi mi rendo conto di aver a che fare con un narcisista sono la terza persona, inizialmente avevo notato qualcosa di strano del tipo pieno di ego ma eccessivo, gli uomini ssono quasi tutti cosi egocentrici e orgogliosi. Dura da 5 anni c’è stato solo un episodio di abbandono poi andata avanti normalmente, ammetto che ha tanti profili fake e in due di questi parlava di se ma in pessimol linguaggio. Primo diceva tra se e se pubblicando che dalla sua famiglia veniva chiamato pazzo e che doveva andare dove doveva andare senza il suo volere ioo ho letto ma so sstata zitta. Nel secondo mi disse sempre in forma maskerata che lui da piccolo ha avuto problemi nel linguaggio e tuttora oggi ha leggerissimi problemi di balbuzie,penso chee sia stato bullizzato ipotesi.. ha un lavoro statale e importante. Ma sotto tt i profili diice sempre che la mamma è morta invece è viva e vegeta. Mi chiedo sarò empatica sicuramente ma cokn questi discorsi non è che sta cercando la mia attenzione o aiutino. Perché io penso che lui sia consapevole di esserlo, spesso mi dice che lui è sbagliato non io e che io sarei la donna ideale x ogni io uomo è contraddittorio il discorso. Aspetto una sua risposta grazie in anticipo.
Che ne dice cara Marianna di affrontare l’argomento e risolvere quei sgradevoli risvolti attraverso un percorso in counseling?
mi contatti privatamente via mail: info@marilenacremaschini.it sono sicura che potrò aiutarla.
l’aspetto
Marilena
Buonasera,
io davvero faccio fatica a credere che una persona possa arrivare a tanto.
per mia natura sono empatica, sensibile, generosa, allegra e tollerante..
e questo mostro, per 9 mesi, mi ha ripagata solo con cattiverie psicologiche e verbali.
sono abituata che se ho un problema, ne parlo, chiarisco, esprimo quello che sento..
da lui ho ricevuto solo chiusura, freddezza, offese.
ma possibile che nulla li faccia aprire, nulla li intenerisca, nulla li faccia rabbonire o ravvedersi?
cosa hanno nel cervello persone simili?
sto lasciando andare la presa ogni giorno di più.. ormai è da una settimana che non ci vediamo .. nella speranza che possa durare così, per il mio bene e la mia salute psico-fisica..
a volte sono tentata da scrivergli una lettera, con tutto quello che non si è fatto mai dire, nel bene e nel male..
tutti direbbero: non lo merita, lascia stare, non cambia nulla, anzi peggioreresti solo le cose..
io però se non tiro fuori tutto, resto con un gran nodo dentro che mi fa da tarlo del rimpianto..
Credo che la via meno dolorosa e più veloce per dimenticarli sia lasciarsi tutto alle spalle senza risentimenti
lo so che è più facile a dirsi che a farsi ma è quello che si deve fare con certi personaggi che ci hanno fatto solo del male
nel caso abbia bisogno di un sostegno o di consigli che l’iutino in tale percorso non esiti a contattarmi via mail
info@marilenacremaschini.it
saluti
Marilena