I 4 temperamenti nella scrittura
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20/06/2017Animus e Anima definiscono il carattere maschile o femminile della scrittura.
Quello che dalla scrittura emerge non è la valutazione genetica di un soggetto, ma il suo animo, se ha più spiccate propensioni femminili o invece quelle maschili.
Animus e Anima
Iniziamo con la definizione scientifica: Animus e Anima sono degli archetipi controsessuali dell’uomo e della donna. Sia biologicamente che psicologicamente l’uomo è un animale bisessuale e l’identità non esclude la presenza di componenti tipiche del sesso opposto.
È questo fattore di combinazione degli elementi che rende possibile la comprensione reciproca e l’empatia. La grafologia, onde superare delle possibili confusioni e fraintendimento, ricorre ai concetti di Animus ed Anima elaborati da Carl Gustv Jung.
L’Animus è “la parte maschile” mentre l’Anima è “la parte femminile” della psiche, l’Anima è la parte femminile che il maschio sente dentro di sé, mentre l’Animus è la parte maschile che la femmina sente dentro di sé.
A livello psichico, infatti, non c’è una delimitazione netta tra la parte femminile e maschile. Questa si crea durante lo sviluppo ed in seguito all’educazione ed agli insegnamenti appresi prima in famiglia e poi negli altri contesti sociali come la scuola, i gruppi di amici, gli ambienti lavorativi e culturali.
In definitiva possiamo dire che:
- Anima è la componente inconscia femminile nella personalità dell’uomo.
- Animus è la componente inconscia maschile nella personalità della donna.
É la nostra componente controsessuale che è alla base dell’innamoramento: il maschio sceglierà la femmina in base alla propria anima vedendoci riflessa le sue particolari connotazioni di femminilità; stesso tipo di scelta sarà compiuta dalla femmina per scegliere il suo uomo.
Si ama dunque la propria anima o il proprio animus proiettato nell’altro.
Una forte presenza di Anima nell’uomo può portare ad una profonda sensibilità, fatta anche di cortesia, di gentilezze, di empatia, di sensibilità che solitamente si accostano al genere femminile.
Allo stesso modo la componente di Animus può rendere la donna forte, decisa, tenace, polemica, intransigente e dura, componenti che si associano più al maschile.
La componente di animus od anima in una persona può essere desunta da un’analisi profonda della sua personalità, oppure dalla sua scrittura.
Caratteristiche
Occorre fare una breve premessa sulla modalità scrittorie di ultima generazione, solitamente usate dai giovani e dalle persone molto giovanili, e che tendono a rispecchiare lo stile script, cioè una scrittura esageratamente rotondeggiante concentrata nella zona centrale della grafia, spesso priva di allunghi superiori od inferiori, una scrittura concentrata su se stessa con le lettere che tendono spesso ad accavallarsi come a creare un unico festone.
In tali casi la componente più rilevante è l’anima, ma cerchiamo di capire il perché.
Le scritture con una prevalente di Anima presentano le seguenti caratteristiche:
- elementi curvi;
- a coppa;
- accoglienti
- ovali piuttosto pieni
- abbastanza grande.
Questo tipo di scrittura in un uomo, se ben integrata, non toglierà nulla di virile, ma lo descriverà come più empatico, sarà aperto al sentimento e questo agevolerà la comprensione tra se stessi e l’altro sesso.
Le scritture con una componente prevalente di Animus presentano le seguenti caratteristiche:
- marcatamente fallica
- segni aggressivi
- angoli e aste
- più piccola.
Se ben integrata la donna avrà una buona spinta realizzatrice, con tendenza a razionalizzare più che ad usufruire del sentimento.
I due archetipi Anima e Animus (rispettivamente il femminile e il maschile) studiati da Jung, il noto psicanalista che ha fatto numerosi studi in situazioni specifiche anche patologiche, sono due “entità” presenti nell’inconscio collettivo.
Anima-animus sono diventati il simbolo psicologico della totalità, da cui nessun singolo sembrerebbe potersi sradicare. Nelle culture orientali si parla di Yin e di Yang (concetti antichissimi, risalenti in Cina al primo millennio a. C. e dove Yin viene attribuito alla natura femminile mentre Yang a quella maschile).
Questa visione di un doppio individuo, quasi personificato, si trova in ciascuno di noi, per cui “l’Animus è la figura che compensa l’energia femminile e l’Anima quella che compensa l’energia maschile”.
Questo dualismo non tiene però conto del singolo individuo (maschile o femminile che sia) e della sua unicità in fatto di personalità, carattere, temperamento e comportamento.
Alcune spinte socio-culturali potrebbero anche far si che una ragazza sviluppi una femminilità non autenticamente spontanea ma un po’ stereotipata e, analogamente, un ragazzo tenda ad esprimersi in modo esageratamente ‘maschile’.
Esempi di scritture
Ma veniamo agli esempi che la scrittura offre per distinguere l’animo maschile o femminile.
Incominciamo con la scrittura di un calciatore passato alla storia, il brasiliano Pelé, con sicure doti maschili che regnano nello sport agonistico dove è richiesta una certa forza e prestanza fisica.
La sua morbidezza, la rotondità e la pienezza delle forme così avvolgenti non possono che confermare che questa è una scrittura Anima.
Di seguito abbiamo un’altra grafia di un uomo, l’artista Marc Chagal: la sua scrittura è di tipo Anima, non certo con la stessa intensità di quella di Pelè però la forma armoniosa ed elegante la caratterizzano.
La ricerca del bello e del piacevole, fatto di raffinatezza e di abbellimenti, come dimostra la voluttuosità della firma e del disegno che l’accompagna e che potrebbe essere la rappresentazione di una piuma stilizzata, segno di leggerezza, ariosità e voglia di creatività, la rendono tipica della componente Anima.
Segue una grafia di una donna che però ha una forte dominante di Animus, è la scrittura della stilista francese Coco Chanel.
Di lei si ricorda sicuramente la tenacia, la perspicacia, la caparbietà e la testardaggine nel volersi imporre in un mondo prevalentemente maschile, dominando nel suo lavoro in base alle regole da lei dettate.
Ed in effetti Chanel ha gettato i dettami che sono ancora oggi legge nel mondo della moda, ed il suo nome è associato a quello di successo ed eleganza incontestabile.
Ma la vita di Chanel non è stata facile, quello che ha ottenuto è sicuramente il risultato di tutte le sue qualità di tipo maschili, Animus, come dimostra la sua grafia: essenziale, rigida, impostata, dove prevalgono i ricci del soggettivismo (quei prolungamenti di fine parola che si estendono verso destra) e che, come la donna Chanel, tolgono spazio agli altri imponendo inesorabilmente ed incontestabilmente la propria idea e la propria posizione.
Segue un’altra firma decisamente maschile, quindi di tipo Animus, di Edoardo de Filippo.
È una scrittura con un tratto pieno, deciso, solido, essenziale ma anche spinoso, di forte temperamento, la sottolineatura posta sotto la firma non fa che suggellare tutte le caratteristiche evidenziate, perché esse siano ben marcate e comprese agli altri.
Abbiamo di seguito la grafia fortemente Animus della ex Primo Ministro Israeliano Golda Meir.
La scrittura è incomprensibile, in quanto redatta in ebraico, ma la rigidità della grafia è comunque visibile, una scrittura che è addirittura ridotta all’essenziale, con parecchie punte ed acuminazioni (evidenziate dalle freccette) segno pungente che tende a respingere e tenere lontano gli altri, o aggredire nel caso di necessità.
E per ultima riporto due scritti di una donna che ha rappresentato la femminilità stereotipata per eccellenza, mito ancora in voga tutt’oggi, la scrittura è quella di Marilyn Monroe.
Queste scritture sono fatte in due momenti completamente diversi della sua vita (la scrittura cambia come cambiamo noi), la prima fatta quando era ancora una ragazzina sognatrice ma con molte ambizioni, all’età di 18 anni in cui l’attrice si firma col suo vero nome Norma Jean.
Mentre la seconda scrittura è stata fatta quando aveva 20 anni ma qualcosa in lei era cambiato, qualcosa era successo per cambiarla tanto, forse si avviava a diventare il mito che sarebbe rimasto nella storia il mito di Marilyn Monroe.
In entrambi gli scritti prevale l’Anima, ma quanto sono diverse.
La prima grafia del genere Rovesciata cela la sua paura di incominciare il suo cammino da sola, infatti è completamente rovesciata verso il suo passato (rappresentato dalla parte sinistra del foglio) da cui non riesce a separarsi, nonostante la grande voglia di emergere rappresentata dalle evoluzioni del tratto nella parte alta dello scritto.
La ragazzina è molto confusa ed insicura, ma la sua caparbietà ed inflessibilità, componenti maschili, soccombono al desiderio di avere amore, considerazione, affetto e riconoscimento, come solo una principessa può desiderare.
Nella seconda grafia la principessa ha trovato il modo di emergere, ma la dipendenza adesso è rivolta alle persone che incontra nella sua vita e che via via si succedono (scrittura fortemente Pendente verso destra questa volta) da cui ha un ossessivo incolmabile bisogno di affetto e di amore.
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4 Comments
Molto apprezzato. L’autografo che Pelé ha scritto per il mio studente appare nell’articolo. Grazie mille.
Grazie per tutto
Marilena
Complimenti per il bel sito e la ricchezza dei post (anche io li chiamo ‘articoli’, ma, mi dicono, oggi si chiamino appunto ‘post’) e anche la scelta delle immagini. Ho ripreso in questi giorni a scrivere e ricercare per arricchire a mia volta il mio sito, lkavoro interrotto da quasi un anno a causa di un grave lutto da Covid 19. Che terribile periodo vero?
Colgo l’occasione per ringraziarti anche del riferimento al mio sito: http://www.consulenzeingrafologia.it, con un piccolissimo appunto: mi chiamo Zacconi, con la ‘a’, chissà perché molti lo sbagliano…
Di nuovo complimenti e buon lavoro!
Valeria
Corretto innanzitutto l’errore…
e grazie per i complimenti che fanno sempre piacere sopratutto se vengono da una collega.
un cordiale saluto
Marilena