Riconoscere un manipolatore
03/12/2017La scrittura speculare
16/12/2017La scrittura dei mancini ha caratteristiche particolari.
Tali caratteristiche rendono la scrittura facilmente riconoscibile da parte di chi deve esaminarla, questo perché il mancino mentre scrive produce dei segni che sono distinguibili anche solo con un attento esame, segni che non vengono prodotti nelle scritture dei destrimani.
Difficoltà dei macini
Nel nostro Paese la scrittura si evolve da sinistra verso destra, pertanto è facilitato nel gesto chi utilizza la mano destra. Il braccio destro si allontana progressivamente dal busto verso l’esterno permettendo a chi scrive di mantenere la visione di ciò che è stato impresso sul foglio.
Chi usa la mano sinistra per scrivere, mentre procede col gesto verso destra, con le dita copre quel che scrive e quindi gli rimane nascosto il tratto e ciò che ha scritto, inoltre proseguendo col gesto la mano sinistra tende ad appoggiarsi al busto rimanendo frenata.
Mentre il destrimane può vedere ed osservare la propria grafia nel momento stesso in cui viene eseguita, il mancino invece ci passa sopra con la mano e la copre, eseguendo il proprio tracciato con braccio e mano in tensione invece che in estensione.
Si può dire che il destrimane trascina, in un certo senso, la propria grafia mentre il mancino invece la spinge, procedendo come contro-corrente.
Per questo motivo le scritture dei mancini sono difficoltose hanno parecchie sbavature, mancano di eventuali correzioni che si potrebbero fare guardando il testo, presentano in genere parecchie omissioni ed errori. Tuttavia, esistono delle rilevate e specifiche difficoltà motorie nel mancino che ricadono sulla grafia.
Sovente chi usa la sinistra come mano scrivente, ha risultati inferiori ai destrimani nella motricità manuale a scapito di rapidità e precisione, difficoltà nell’orientamento e strutturazione spaziale della scrittura. Questo probabilmente perché la mano del mancino, per quanto abile, ha un’efficienza inferiore.
In caso ci sia necessità di fare della rieducazione del gesto occorre, pertanto, tenere presenti tali caratteristiche, soprattutto nel caso in cui un bambino mancino abbia risultati inferiori a quelli attesi.
I segni tipici dei mancini
Spontaneamente, proprio a causa della modalità usata per scrivere, i mancini alterano alcuni segni che solitamente si riscontrano nelle scritture dei destrimani:
- i trattini delle t vengono apposti da destra verso sinistra, e non viceversa
- il movimento degli occhielli è orario (imitazione dei gesti che vengono tracciati dall’insegnante con una mano diversa)
- il tratto termina frenato, di scatto, non trascinato come quello dei destrimani
- alla fine di lettera, quando c’è uno stacco, si possono formare dei ganci, dei tratti di penna trascinati a sinistra
- i segni di Accartocciata, Ascendente e Disordinata sono più frequenti rispetto alla grafia dei destrimani.
Altri elementi che si rilevano più spesso nella scrittura dei mancini sono le originali e creative soluzioni per creare forme e collegamenti tra le lettere.
Quando i mancini hanno acquisito maggior dimestichezza col movimento dello scrivere, diminuiscono significativamente, sino a scomparire del tutto nella maggioranza dei casi, gli errori comuni come l’omissione di lettere finali o l’inversione di sillabe dal suono compatibile.
Anche la scrittura speculare, all’inizio dell’apprendimento piuttosto frequente soprattutto nei numeri, si rivelerà un disturbo temporaneo non legato a problemi di lateralizzazione e neppure a disturbi di organizzazione spaziale, quindi superabile se non dovuto ad ulteriori problematiche cliniche.
Le scritture difficoltose
La grafia dei mancini solitamente presenta delle forme originali, talvolta innovative, talvolta un po’ bizzarre; inoltre nel gesto tende a staccare più spesso la penna fra le lettere, tuttavia questi stacchi, piccoli e vivaci, non appartengono sempre al segno Staccata ma sono agevolazioni, creazioni, soluzioni che il mancino deve inventarsi per superare una oggettiva difficoltà di percorso.
La grafia dei mancini può essere veloce e originale oppure lenta, scolastica e precisa a causa del bisogno di controllo. Chi scrive con la mano sinistra di fatto ‘copre’ il tracciato che via via si viene delineando e deve operare, soprattutto in giovane età, una continua verifica di quanto viene elaborato sul foglio.
Tuttavia, i segni grafologici, la cui idea o progetto si forma a livello della neocorteccia cerebrale, sono gli stessi sia per i destrimani che per i mancini. Le difficoltà di percorso sono dunque solo in (minima) parte dovute alla scomodità oggettiva di scrivere con la mano sinistra, procedendo verso destra e invece, come per tutti, seguono e descrivono una data indole soggettiva.
Conosciamo tutti illustri mancini quali Leonardo da Vinci, Beethoven, Einstein, il presidente americano Barack Obama e persino Bill Gates e pare che tutti i mancini abbiano un gene in più rispetto ai destrimani che si tradurrebbe in un vantaggio, soprattutto in campo creativo.
Qualche consiglio
Esistono delle specifiche difficoltà motorie nei mancini che ricadono sulla grafia; sovente chi usa la sinistra come mano scrivente ha risultati inferiori ai destrimani nella motricità manuale, a scapito di rapidità e precisione, nell’orientamento e strutturazione spaziale.
Questo probabilmente perché la mano dei mancini, per quanto abile, ha un’efficienza inferiore a causa del gesto che impedisce la visione dello scritto e della maggior lentezza nel procedere sul foglio.
Ma vi sono degli accorgimenti che possono essere utili a risolvere la maggior parte di questi problemi. Vediamo quali.
Postura
La posizione del corpo è molto importante durante l’esercizio dello scrivere. In generale, sia per i destrimani che per i mancini, è necessario porre particolare attenzione alla postura che si assume da seduti mentre si scrive.
Una postura scorretta deve essere modificata perché, anche se all’inizio non pregiudica l’apprendimento della scrittura, quando vengono richieste delle prestazioni più complesse (es. la velocità e la personalizzazione) può accadere che esse non vengano raggiunte anche a causa di una postura scorretta.
L’altezza della sedia dovrebbe permettere al ragazzo di poggiare bene i piedi a terra ed in linea con le anche, le ginocchia e le caviglie ad angolo di novanta gradi: questo accorgimento gli permette di modificare la postura man mano che si prosegue nella scrittura.
Per i mancini il banco dovrebbe essere più alto di circa cinque centimetri rispetto all’altezza del gomito; se fosse più alto il bambino tenderebbe a sollevare la spalla e questo limiterebbe la libertà di movimento rendendo più difficile controllare il lavoro di scrittura già eseguito.
Al contrario, se il banco fosse troppo basso, il bambino tenderebbe a scivolare sotto il piano o ad inclinarsi in avanti.
Accorgimenti
Lo scrivere per i mancini è un grosso problema sin da bambino perché tutto è fatto a misura dei destrimani: penne e matite sono realizzate per destri, il banco è un intralcio vero e proprio poiché è stato ideato per scrivere con la mano destra. L’ideale sarebbe quello di usare una penna o matita dura così da evitare che il tratto sbavi facilmente.
L’impugnatura per i mancini deve far sì che l’avambraccio si poggi sul piano così che il pollice può posizionarsi correttamente all’opposto delle altre dita, in questo modo la mano assume una forma rotondeggiante aperta che permette alle dita di muoversi liberamente e di afferrare la matita o la penna.
L’altezza della penna, dove si trova l’impugnazione, dovrebbe essere maggiore di circa tre centimetri rispetto a chi scrive con la destra permettendo una corretta visuale.
Il foglio di scrittura deve essere girato verso destra per permettere ai mancini di vedere ciò che sta facendo: girare il foglio verso destra e non verso sinistra gli permette di mantenere intatta la visuale del proprio lavoro e di scrivere con facilità.
Un modo personale
Il mancino dovrà sperimentare, naturalmente, la propria inclinazione rispetto al foglio che sarà posizionato sul lato sinistro del banco, di fronte al braccio sinistro in modo che la scrittura scorra sulla destra.
Nello scrivere si noterà subito che le lettere sono formate completamente al contrario e da destra verso sinistra.
Questo dipende in parte dalla dominanza dell’occhio sinistro che favorisce questo tipo di scrittura, perché l’occhio dominante può leggere le parole scritte a specchio tanto facilmente quanto un destro legge le parole normali.
Il segno di Meyer
In grafologia peritale la presenza del “Segno di Meyer” ci fornisce un indizio importante per stabilire con certezza se si tratta di scrittura appartenente ad una persona mancina.
Il segno di Meyer consiste in una rugosità del tratto sul bordo sinistro che si sfalda e lascia tracce di inchiostro sulla parte sinistra, mentre resta più nitido il margine sinistro del tratto scritto. Le due immagini che seguono evidenziano tale segno.
Se abbiamo la fortuna di trovarlo, ed il grafologo è in grado di riconoscerlo, possiamo essere certi che a scrivere sia stato un mancino. Questo segno, che Locard definisce di Meyer, comporta una rugosità del tratto sul bordo sinistro che si sfalda e lascia tracce di inchiostro, mentre resta più nitido il bordo destro del tratto.
Questo segno era ben visibile in passato quando gli scritti venivano eseguiti col pennino, ma anche con la penna a sfera si ottiene un effetto analogo dovuto alla tenuta lunga o obliqua della penna che favorisce, in determinati punti, il rilascio dell’inchiostro in eccesso accumulatosi sui bordi dell’alloggiamento della microsfera.
Oggi la penna a sfera ha cambiato le dinamiche del tratto, e spesso tale segno non è più rilevabile se non in particolari casi che dipendono dalla conformazione della penna stessa e di quanto essa sia precisa nel tralasciare l’inchiostro.
Resta comunque un indizio fondamentale soprattutto se le comparative denotano un andamento completamente opposto.
Sinistrografia e dissimulazione
La sinistrografia, insieme all’uso dello stampatello, è uno dei procedimenti di dissimulazione più diffusi per la redazione di lettere anonime, poiché l’anonimografo destrimano che utilizza la sinistra per camuffare la sua naturale grafia e che, così facendo, vede la sua scrittura completamente modificata, ritiene non la si possa attribuire alla sua mano.
Difatti, nel destrimano il polso sinistro manca di elasticità non prestandosi ai ripetuti spostamenti del gesto che scrive, ed il cervello che guida la mano, ingannato dal cambiamento dell’arto scrivente, fa si che la grafia frutto di questo espediente presenti numerose modifiche rispetto a quella abituale, soprattutto riguardanti la forma, l’inclinazione, la direzione del rigo e la pressione.
In particolare, in questo tipo di grafia emergono alcune caratteristiche grafiche cui il grafologo giudiziario esperto deve prestare particolare attenzione, consistenti nella presenza di:
- Una mancanza di fluidità, causata dal fatto che il polso sinistro non scorre con la dovuta ampiezza e frequenza;
- Una conduzione del tratto rigida;
- Una irregolarità ed una modifica, rispetto alla scrittura dello stesso soggetto effettuata con la mano destra, di dimensione ossia dell’ampiezza orizzontale e verticale delle lettere.
Normalmente in caso di contraffazione per sinistrografia dei finti mancini si verificano i seguenti segni:
- vi è un aumento di dimensione;
- Una irregolarità ed una modifica di direzione ossia della inclinazione delle lettere;
- Una irregolarità ed una modifica di spaziature tra lettere e tra parole;
- Tratti finali ed i tagli delle t quasi sempre discendenti;
- Un disordine nell’organizzazione dello spazio;
- Un Rigo mal tenuto;
- Un rovesciamento degli assi;
- Una tendenza a formare lettere dalla forma più calligrafica;
- Numerosi stacchi e riprese;
- Addossamenti tra lettere di una stessa parola, ossia il posizionamento dei gramma l’uno contro l’altro fino a far scomparire lo spazio tra questi;
- Una singolare modalità nel vergare le lettere ovali: in particolare tali lettere vengono vergate in due tempi e quindi vi è la separazione del cerchi dalla gamba o dall’asta; il punto di inizio dei cerchi è spesso all’opposto di quello presente nella destrografia dello stesso scrivente; sono presenti lettere aperte; gli ovali si allungano verso destra oppure verso il basso;
- Una grafia lenta;
- Lettere vergate in stampatello;
- Una esagerazione di ampiezze;
- Una tendenza a vergare segni di accentatura e punteggiatura più ampi e più pesanti;
- La presenza di modifiche della pressione rispetto alla scrittura dello stesso soggetto con la mano destra
- Tratti iniziali spesso deformati, dovuti alla insicurezza del movimento che porta la mano a posarsi con forza sul foglio, o su altro supporto utilizzato, prima di vergare il tratto d’inizio;
- Tremori nel tratto;
- Una rugosità del tratto sul bordo sinistro accompagnata ad una nitidezza del tratto sul bordo destro (segno individuato dal Meyer).
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7 Comments
Buongiorno
se nel fascicolo personale di una persona mancina deceduta si trovano due scritture diverse
1) una arrotondata e diritta senza alcuna inclinazione
2) l’altra più spigolosa ed inclinata da destra verso sinistra
qual’ è razionalmente la vera scrittura della maestra?
Attendo risposta
Grazie
Mi scusi ma non uso la telepatia per fare valutazioni grafologiche, ovviamente devo vedere gli scritti e valutarli nel particolare, solo così posso darle una risposta.
Tenga conto che ci sono persone ambidestre che scrivono con due scritture che apparentemente possono sembrare difformi anche se hanno sempre dei segni simili in comune.
Marilena
[…] Fonte visitata il 24/09/2020 […]
Salve. Io sono mancina. Faccio tutto con la sinistra ma quando entrai in età scolare la maestra ha chiesto ai miei genitori aiuto per correggere il mio mancinismo, in quanto scrivevo da destra verso sinistra e per la maestra era difficile leggere ciò che scrivevo. Veniva a scuola con lo specchio.
Mi chiedo se i miei problemi di ansia possano derivare da questa correzione ricevuta da bambina e se magari ricominciando a scrivere con la sinistra posso migliorare la mia salute. Oggi ho 45 anni. Grazie
Buongiorno Giovanna,
credo che abbia tutto il diritto di scrivere come preferisce, cosa che la renderà sicuramente più serena.
Non conoscendo la sua storia non posso sapere se questo sia collegato ai suoi problemi di ansia.
Saluti
Marilena
La mia nipotina e mancina . Frequenta già la terza e ho osservato quello che lei scrive nell’articolo. Vorrei aiutarla. Trovo un libretto di indicazioni pratiche? Grazie. Nonna Meg
Buongiorno nonna Meg,
segua soltanto l’impugnatura della penna, non occorre altro perchè un mancino sviluppa sempre un personale metodo di scrittura che non va modificato.
Saluti
Marilena