La scrittura angolosa
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La scrittura rotonda, tondeggiante o curva, denota un carattere estroverso, gioioso, giocoso, affabile, cordiale, generoso, altruista, amante della condivisione, della famiglia, della buona tavola e dei ritrovi amicali. La curva come il cerchio significa accoglienza, generosità, morbidezza ed altruismo.
La scrittura rotonda si riconosce perchè presenta occhielli tondi, forme rotonde, linee morbide, sinuose, le lettere, i grafemi, sono pieni, voluminosi, tondi, sono arrotondate anche le forme arrotondate. Visivamente tali scritture esprimono morbidezza, sinuosità, pienezza, è infatti lo stile che rimanda ad una accoglienza positiva, che porta benessere e giovialità.
Tutto l’opposto di quello che esprime invece la scrittura angolosa.
Qui sotto una scrittura tonda che esprime perfettamente i concetti sopra esposti
La scrittura come test
La scrittura rappresenta una proiezione grafica della personalità dello scrivente sul foglio. Al pari dei disegni, che sono dei costrutti grafici, anche la scrittura è lo strumento principale per esaminare l’interiorità della persona. Le forme dei grafemi si realizzano come un disegno, proiettando nelle sue forme quello che passa nella mente dello scrivente.
La scrittura, come il disegno usato per i test cognitivi, rappresenta un’attività costruttiva, un’espressione artistica a contatto con l’inconscio, e al contempo una forma di espressione e di comunicazione. Tra le altre cose, ha la funzione di soddisfare i bisogni lucidi, affettivi ed emotivi.
La creatività della rappresentazione grafica permette a chiunque di comunicare all’esterno ciò che vive nel suo mondo, di concretare una rappresentazione interna con concetti spontanei.
Analizzare la scrittura, come i disegni, è possibile:
- avere delle informazioni sulle caratteristiche individuali e comportamentali
- avere una visione complessiva dei suoi stati emotivi
- cogliere dei segnali che la persona sta lanciando
- comprendere dei momenti di disagio che sta vivendo
- fornire i dettagli del suo costrutto psicologico.
Quando si forma una scrittura o, meglio ancora, di una lettera, la sua rappresentazione grafica prende forma da un’immagine visiva, che non è necessariamente la riproduzione fedele di un oggetto, di un modello percepito, che nel nostro caso sono i grafemi appresi a scuola, ma è una ricostruzione originale, un oggetto interiorizzato, ricostruito all’interno, e questa ricostruzione interna dà origine a quello che viene definito il «modello interno» che la persona ha di sè.
Perciò, qualunque sarà il risultato grafico obiettivo è fondamentalmente realistico, laddove, per realismo, intendiamo qualsiasi elaborazione personale della realtà percepita, ed è realistico perché ha la funzione di rappresentare sempre qualcosa.
Significato della tonda
La scrittura tonda rimanda alla forma del cerchio ed al significato psicologico che esso esprime.
Il cerchio lo ritroviamo ovunque, è una forma geometrica legata al simbolo della Vita, rappresenta la perfezione, l’omogeneità, l’assenza di divisione e distinzione.
Tutto in natura riprende la simbologia del cerchio: dall’atomo ai pianeti. È la base di tutti i simboli connessi alla Geometria Sacra, non a caso è stato da sempre considerato e usato da diverse culture del mondo. Gestalt vuol dire forma, sistema, configurazione, un cerchio è una gestalt, un insieme di parti che compongono un’unità.
Noi siamo una gestalt, cioè, siamo composti da diverse parti, come diversi organi che permettono di formare sistemi e apparati, come diversi archetipi che compongono la nostra psiche, come diversi dettagli che compongono il nostro aspetto fisico, tutte queste parti creano la configurazione della nostra persona.
Per sua natura l’essere umano ha bisogno di chiudere le forme: la percezione che ha del mondo è di qualcosa che ha un inizio e una fine, una forma compita; come il voler sapere la fine di un libro, di un film o di una serie televisiva.
Questo accade anche per le situazioni irrisolte della nostra vita, le cosiddette gestalt aperte, che, se non affrontate, rimangono in sospeso lasciando la possibilità, in quello spazio vuoto, non compiuto, di far entrare distrazioni e rallentamenti nella nostra vita, riproponendo situazioni simili che ci fanno sentire bloccati.
La nostra vita è una gestalt, una configurazione di eventi e situazioni che possiamo scegliere di affrontare fino in fondo, fino alla chiusura, per delimitare sempre meglio i confini del nostro Spazio Sacro e decidere chi e cosa tenere fuori e chi e cosa far entrare nella nostra vita.
Il cerchio è anche simbolo del principio femminile materno, che rimanda alla grande madre Terra nutrice delle colture, degli animali, compreso noi umani, che la popolano.
La forma del cerchio è simbolo di armonia, di completezza e di perfezione. Nel contesto rituale, il cerchio esprime la volontà di ricreare intorno a sé uno spazio in cui richiamare energie, legate all’universo e alle sue dinamiche energetiche, necessarie al compimento dei suoi rituali.
Il cerchio magico diventa, quindi, lo spazio sacro spirituale in cui compiere rituali, atti di devozione, meditazione e pratiche spirituali. Molti ritengono che l’uso del cerchio sia dovuto alla sua forma particolare: si può considerare senza inizio né fine, quindi rappresenta bene l’infinito, l’universo e il ciclo della vita che si ripete di continuo.
Il cerchio rappresenterebbe la forma esteriore della sfera magica, all’interno della quale gli officianti sarebbero al sicuro da qualsiasi agente esterno. Per Carl Gustav Jung e per il pensiero psicologico moderno, il cerchio simboleggia il Sé e la totalità della psiche.
Nel Buddhismo e nell’Induismo il cerchio è la ruota della vita nel mondo fenomenico, l’illuminazione e la perfezione umana.
Anche per gli Indiani Americani il cerchio è il cielo e il Sole e, anche, il potere della Terra. Il cerchio è anche caratteristico della tendenza centripeta ed espansiva, ed è il segno dell’armonia: per questo le norme architettoniche sono spesso stabilite su rapporti e spazi che derivano dalla divisione della circonferenza.
Tutti questi significati li ritroviamo anche nella scrittura tonda e curva.
Esempi di scrittura tonda
Un primo esempio di scrittura tonda la si trova nella grafia di Lady Diana Spencer.
Pur mantenendo tutti i significati della scrittura rotonda, dall’analisi della grafia di Lady Diana emerge una nota temperamentale forte, decisa, tipica di un soggetto sanguigno, con un buon concetto si sé che, supportato da una intelligenza concreta e da un pensiero logico e tenace, la rendeva operativa.
Un’altra grafia rotondeggiante è sicuramente quella di Chiara Ferragni.
Osservando la sua scrittura notiamo che si presenta accurata, ben leggibile, le “a” e le “o” sono più larghe che strette, e le parole sono tra loro ben distanziate.
Questo è indice di una persona accurata, di chi ha la capacità di valutare la realtà in modo tendenzialmente razionale e critico, anzi proprio il voler capire profondamente e correttamente la realtà esterna è una discriminante del suo modo di pensare.
Presenta un buon senso della misura, buon ordine mentale, una buona memoria visiva, agisce con metodo e possiede chiarezza d’idee e d’intenti.
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4 Comments
Complimenti x la chiarezza e la profondità d’analisi
Grazie Lavinia per il complimento, mi lusinga molto.
Marilena
Cosa si intende per curva della scrittura???
Buongiorno Isabel,
per curva si intende una scrittura curva, con prevalenza di rotondità e si differenzia dalla scrittura spigolosa che invece ha molte punte ed asperità
saluti
Marilena