Spazio bianco e margini

L’uso dello spazio ed i margini sono la prima valutazione di personalità.

La prima cosa che balza all’occhio e che viene esaminata quando si procede all’analisi di una scrittura è il modo con cui lo spazio del foglio bianco viene occupato e gestito e come vengono utilizzati i diversi margini del foglio nelle loro rispettive direzioni. La modalità con cui viene occupato lo spazio bianco descrive come lo scrivente si sente e si percepisce nel suo spazio vitale, nell’ambiente in cui vive, in cui lavora e crea gli spazi sociali, nelle relazioni sociali che instaura durante la sua vita.

Nello stesso modo con cui viviamo e agiamo durante la nostra vita avviene l’occupazione dello spazio bianco sul foglio, perchè questo è lo strumento che permette la trasposizione del nostro sentire. Inconsapevolmente noi trasmettiamo alla pagina su cui stiamo scrivendo la modalità con cui noi ci relazioniamo col mondo intorno a noi.

Studio dello spazio

Lo spazio, dunque, rappresenta un atto sociale di presentazione di se stessi, di come la persona si sente, di come la persona agisce e si relaziona nei confronti degli altri, di come percepisce determinati ambienti, se li sente ostili oppure no, se si sente a suo agio, oppure se dall’esterno percepisce un qualcosa di negativo, da tenere a distanza, per cui sente diffidenza e frustrazione.

Nelle analisi grafologiche vengono valutati lo spazio lasciato tra le righe, il Largo Tra Parole e il Largo Tra Lettere all’interno di una parola.

Maggiori sono tali spazi, più sono ampi ed ariosi, e con maggiore disponibilità lo scrivente si farà influenzare dall’ambiente esterno; minore è tale spazio e minore sarà la disponibilità del soggetto all’invadenza esterna, anche se ognuno di tali spazi ha un significato psicologico ben distinto.

L’ariosità di una scrittura è connotato delle persone socievoli, amanti della buona compagnia, delle persone conviviali, che amano rapportarsi e confrontarsi positivamente con gli altri.

Un esempio di scrittura ariosa è quella dell’immagine che segue.

Le scritture serrate, che lasciano poco spazio, caratterizzano le persone chiuse, riservate, schive, diffidenti, cha faticano a rapportarsi con gli altri e che percepiscono il prossimo come un invasore da cui difendersi, serrando i ranghi proprio come fanno con la loro scrittura.

Un esempio qui sotto.

I diversi margini

Per quanto riguarda i margini essi hanno un significato psicologico diverso a seconda di dove si trova il margine, infatti si parla di margine sinistro, destro, superiore ed inferiore.

In essi infatti viene espresso tutto il significato del simbolismo spaziale ideato da Max Pulver e già noto alla psicologia.

Il  margine sinistro

La parte laterale sinistra del foglio rappresenta il legame con il passato, con l’ambiente di origine, la famiglia, le persone che ci hanno accudito nell’infanzia ed in particolar modo la figura materna.

Quando il margine è minimo, cioè ristretto e particolarmente aderente all’inizio del foglio, può indicare un legame molto forte con il passato, con le figure dell’infanzia, con la madre, ma anche con la tradizione e la cultura di provenienza.

Con più è ridotto tale margine con più si accentua la dipendenza dalla famiglia ed in particolare la madre.

La sinistra rappresenta anche il vissuto e le esperienze che sono state significative nell’infanzia, nell’adolescenza, e che hanno formato il carattere e la personalità dello scrivente.

Se il margine è ampio allora significa che per la persona ha preso autonomia, indipendenza, che si è separata dalle figure di riferimento e che si è totalmente emancipata da esse.

Se il margine tende ad allargarsi mano a mano si procede con lo scritto significa che c’è una presa di coscienza, una necessità di distacco ancora latente ma sentita, c’è l’esigenza di maggiore autonomia rispetto a quella che già si ha, e si sente il desiderio di maggiore distacco per sentirsi completamente indipendente.

Il margine destro

Il margine destro rappresenta il futuro, il domani, le aspettative, i progetti, le ambizioni e gli obiettivi personali e come la persona si pone in riferimento a tali concetti.

Un margine destro ampio denota timore per il futuro, incapacità ad organizzare e progettare nel lungo termine, paura del fallimento che frena ed inibisce la progettualità e l’ambizione.

Se il margine è ampio significa che le aspettative sono ancora molto lontane dall’essere realizzate, c’è timore, dubbio, paura di non riuscire, di non essere all’altezza della situazione, di fallire, paura a mettersi in gioco, paura della solitudine che inibisce.

Un margine destro stretto, con una scrittura che procede sicura verso destra, significa che c’è ottimismo verso il futuro, che gli obbiettivi sono stati raggiunti o si pensa che verranno raggiunti nel futuro, che il domani è vissuto con ottimismo.

Il soggetto che ha un margine destro stretto non teme i cambiamenti e le novità e si rivolge verso il futuro con un atteggiamento positivo ed ottimistico.

Il margine destro rappresenta anche la figura paterna  ed il rapporto con  esso, maggiore sarà la distanza da questo margine e maggiore sarà il distacco da tale persona, e viceversa.

Il margine superiore

Il margine superiore rappresenta il rapporto con l’autorità, l’educazione, le regole in generale, quelle della società, della famiglia, dell’ambiente di lavoro.

Se lo spazio lasciato prima di procedere con lo scritto è eccessivo si sente come opprimente quella forza regolatrice della vita, che non appartiene al soggetto, non le sente adeguate, non le sente giuste e pertanto si discosta da esse proprio come fa con il suo scritto.

L’autorità, le imposizioni, le regole dettate da altri sono sono vissute come limitanti, contro natura, e vengono percepite come qualcosa di insormontabile.

Diversamente un margine superiore ristretto rappresenta un buon rapporto con le regole sociali o familiari, una buona capacità del soggetto di autodeterminarsi e di dare valore alla propria persona ed alle proprie capacità all’interno di un contesto familiare o sociale.

Il margine inferiore

Il margine inferiore è più particolare da definire in quanto, per la sua considerazione, occorre capire se sia stato intenzionalmente raggiunto o meno.

Se il testo è sufficiente da stabilire un suo possibile raggiungimento allora se ne tiene conto per la valutazione personale dello scrivente.

Se il soggetto che scrive ha buone capacità organizzative, anche lo spazio sottostante il testo verrà gestito in maniera ordinata ed armoniosa come il resto della scrittura.

L’addensarsi della scrittura nello spazio sottostante può anche rappresentare la paura di andare su un altro foglio, che allude alla paura di ciò che è ignoto e non conosciuto come il futuro ed il domani. In tal caso si verifica la corrispondenza col margine destro che rappresenta appunto il futuro.

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