Narcisismo Overt e Covert
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26/09/2023Tutti i manipolatori si nascondono dietro a delle maschere.
Il manipolatore affettivo usa gli altri per raggiungere i propri interessi. L’obiettivo del manipolatore è il controllo, il controllo ha la stessa funzione del potere: proteggere da una possibile umiliazione.
Il manipolatore è, dunque, un “maniaco del controllo” e, per prima cosa, controlla se stesso negando i propri sentimenti. Poi deve anche controllare le situazioni in cui è coinvolto e accertarsi che altri non abbiano alcun potere su di lui, per farlo ha bisogno di indossare delle maschere.
Il manipolatore affettivo
Il manipolatore affettivo è una personalità patologica che si nutre della vitalità e delle emozione delle sue vittime. Le svuota gradualmente di ogni energia fino a farle sentire sbagliate e oppresse dopo aver perpetrato azioni continue di disprezzo, di critica, di ricatti alternandoli a momenti caratterizzati da un forte desiderio di relazione, ricercati solo quando gli sono utili.
Il manipolatore affettivo tende a passare per vittima e ad attribuire sempre la causa dei suoi errori ad altri, senza mai assumersene la responsabilità (ecco perché è importante distinguere le vere vittime dai vittimisti).
La manipolazione è un meccanismo a cui il manipolatore affettivo ricorre per affermarsi a causa di una scarsa fiducia in se stesso, pur sembrando risolto e deciso. Ha bisogno di avere attorno molti individui con cui confrontarsi continuamente e di umiliarli per sentirsi vincente.
Le esigenze di chi lo circonda non sono prese in considerazione, è un vero egocentrico il cui unico obiettivo è quello di ammettere che lui è il migliore, denigrando l’altro. Umiliare la propria vittima ha come scopo quello di affermare la sua presunta superiorità attraverso la critica diretta, l’ironia, l’indifferenza.
La manipolazione produce effetti devastanti in chi la subisce, genera sensi di colpa, aggressività, ansia, paura e tristezza. Sul piano fisico emergono emicranie, disturbi digestivi, mancanza di appetito o bulimia, nodo allo stomaco o alla gola e disturbi del sonno. Se l’esposizione a un manipolatore è prolungata, questi sintomi possono trasformarsi in malattia, a cui può seguire anche la depressione che a volte può culminare nel suicidio.
La tecnica della nebbia
Nessun manipolatore ammetterà mai di essere la causa dei disagi e dei disturbi della vittima, anzi consiglierà a chi ne è affetto di farsi curare senza mettersi mai in discussione. L’unico modo per difendersi dagli attacchi di un vampiro affettivo è quello di non avvicinarli o di contro-manipolarli.
Secondo la terapeuta I. Nazare Aga, la contromanipolazione o tecnica della “nebbia” consiste nell’usare una comunicazione vaga e imprecisa, non impegnandosi nello scambio verbale. Lo scopo di una comunicazione superficiale è quello di rispondere come se si fosse indifferenti ai contenuti espressi dal manipolatore il quale di conseguenza non si sentirà più importante.
Comunicare senza aggressività e veemenza farà comprendere al manipolatore che l’interlocutore sta mettendo in atto una resistenza passiva e ciò lo porterà ad allontanarsi spontaneamente dalla vittima.
I metodi verbali più diffusi per contro manipolare sono:
1) non raccontare i particolari della propria vita, usando una comunicazione vaga
2) non rispondere alle domande non formulate in modo chiaro
3) non credere a chi elargisce complimenti senza conoscervi
4) comunicare con chiarezza quando non si è d’accordo
5) esprimersi con fermezza
6) riconoscere la responsabilità delle proprie azioni e delimitarla razionalmente
Chi diventa preda di un vampiro affettivo non riconosce il pericolo ed è bisognoso di ricevere l’approvazione altrui per le proprie scelte. Di solito le vittime preferite sono le persone che non hanno molta fiducia in sé e si adeguano sempre a quelle degli altri, non rispettando i propri bisogni ma aspettando che qualcuno li riconosca.
Non dimentichiamoci mai che volere bene presuppone volersi bene, vivendo per se stessi e non essere unicamente attenti al benessere altrui, altrimenti si diventa facilmente l’oggetto del bisogno di un manipolatore.
Le 6 maschere
Il manipolatore nelle discussioni non accetta il rifiuto e vuole avere l’ultima parola a costo di cambiare repentinamente opinione e di mentire per deformare la realtà a suo uso e consumo.
I manipolatori non sono tutti uguali, adottano strategie e comportamenti diversi a seconda del loro carattere, ogniuno di loro indossa la maschera che più si confà al loro carattere, ai loro scopi, al tipo di vittime che vogliono incastrare.
Manipolatore simpatico
Appare come una persona a suo agio con se stessa e con gli altri, la sua comunicazione è fluida e spigliata, è estroverso e socievole, di bell’aspetto e cerca di entrare subito in intimità facendo confidenze e complimenti alla propria preda. Il suo obiettivo è di avere attenzione e possibilità di controllo in un clima di pseudo fiducia e complicità dopo avervi fatto qualche regalo o ascoltato la vittima di turno.
La manipolazione inizia a venire a galla quando la vittima si rende conto che nella relazione c’è posto solo per lui e per i suoi bisogni, dal momento in cui la vittima comincia a rivendicare se stessa le modalità relazionali cambieranno radicalmente ed il manipolatore non sarà più così “simpatico”.
Manipolatore seduttore
E’ il tipico Dongiovanni, attraente, ben vestito, distribuisce complimenti, prende ciò che vuole dagli altri ma non da nulla in cambio. La sua vittima è un oggetto di cui disporre per alimentare la sua scarsa autostima.
Vanta anni ed anni di esperienza con donne di tutti i generi. Se una donna fosse come una cassaforte lui troverebbe la combinazione giusta. Non importa con quali mezzi, lui ci arriverà perchè il manipolatore affettivo è un esperto in tecniche di persuasione.
Si attacca al tuo bisogno di essere apprezzata e ci va a nozze. Ti fa complimenti e tu credi di averlo in pugno. E sarà questo il tuo errore fatale. Appena ti sarai fatta conquistare, non sarai più così interessante. Ed andrà oltre mentre tu resterai lì impalata.
Manipolatore altruista
Appare come una persona sempre disponibile, che si sacrifica per gli altri, è sempre al posto giusto quando qualcuno ha bisogno di lui, tanto che non è necessario neanche chiedergli nulla, lui previene ogni situazione.
La sua generosità è, però, solo apparente perché dopo un po’ di tempo chiede sempre in cambio qualcosa, esigendo nel corso della relazione sacrifici molto più significativi rispetto a quello che ci ha inizialmente fatto.
Solo col tempo ci si accorge di avere a che fare con un vampiro affettivo che succhia vitalità, energia, tempo e dedizione per soddisfare il suo ego smisurato.
Manipolatore colto
E’ solitamente una persona colta, sottilmente arrogante e sprezzante verso chi ritiene non essere al suo livello di cultura. Usa un linguaggio forbito, fa continuamente citazioni, esibisce i suoi titoli di studio arrivando a mettere in soggezione il proprio interlocutore.
Tutti siamo degli esperti su alcune cose e non su altre, ma questo tipo di manipolatore usa le sue competenze per intimorire chi ha di fronte, per sminuirlo, umiliarlo e soggiogarlo. Il suo fine non è quello di relazionarsi con gli altri per un confronto ma per assorbire senso di superiorità e soddisfare il suo ego.
Quando si parla di argomenti che non conosce approfonditamente preferisce cambiare tema per paura di essere scoperto. Il suo scopo in qualunque relazione è quello di riuscire a primeggiare.
Manipolatore timido
E’ un timido apparente, riservato in gruppo, preferisce osservare e non intervenire, si serve di un interlocutore per esprimere il suo punto di vista e per farlo arrivare alla sua vittima. Richiede protezione ma allo stesso tempo è fortemente giudicante e trae piacere dall’insinuare sospetti e creare dissapori tra le persone.
L’esempio tipico di questo tipo di manipolatori sono i narcisisti overt, coloro che hanno un’apparente forma di fragilità e vulnerabilità, ma che in realtà sono degli abili manipolatori.
Manipolatore dittatore
I suoi comportamenti sono violenti e aggressivi, critica e offende i suoi interlocutori, consapevole del proprio atteggiamento non esita a perpetuarlo nonostante si renda conto di far soffrire chi lo circonda. Adula quando ha bisogno di un favore e respinge tutti coloro che valuta deboli ed emotivi. Le sue idee sono assolute, detiene la verità e non accetta critiche.
Il manipolatore può assumere diversi comportamenti che rientrano nei modelli sopra citati come se indossasse una maschera per perseguire il suo unico scopo: affermare sé stesso a qualunque costo.
Per raggiungere questo obiettivo è disposto a modificare la realtà in ogni modo a suo esclusivo vantaggio e reagisce al rifiuto con il sarcasmo e l’ironia, arrivando a volte ad essere anche molto distruttivo.
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